venerdì 2 marzo 2012

L’uomo è fatto per mangiare carne

Un esercizio di Caco-liberismo*

È nota a tutti la tendenza del fagiolo a creare aerofagia, che è dovuta al fatto che alcuni zuccheri non sono scissi dagli enzimi digestivi e giungono pertanto non digeriti nell’intestino crasso, dove la flora batterica innesca quei disgustosi processi fermentativi che creano aria puzzolente che spesso esce dall’orifizio anale sotto il nome di peto o scoreggia. Problemi simili sono creati dalle cipolle, che inoltre causano alito cattivo in ragione dagli elementi chimici che le conferiscono il tipico odore. Non degradati nel sistema digerente, entrano nel flusso sanguigno. Quando il sangue ritorna ai polmoni per ottenere ossigeno attraverso la respirazione, l’odore fuoriesce dalla bocca provocando il tipico alito rivoltante. Questi grevi inconvenienti sono provocati anche dal cavolo, specie quando viene consumato sotto forma di crauti, e da decine di altri vegetali la cui citazione sarebbe tediosa per il lettore e inutile, tanto sono noti i loro effetti dannosi. Aggiungo solo, a titolo di chiosa di questa piccola rassegna, l’odore nauseabondo dell’urina di chi ha mangiato asparagi o l’alito pernicioso dei mangiatori d’aglio. È pertanto innegabile che il consumo di vegetali è responsabile di numerose affezioni a carico dell’apparato gastro-intestinale e, in genere, per tutto l’organismo.

Questa tesi trova ampia giustificazione nelle scienze biologiche. L’uomo si è evoluto dalla ferina animalità proprio nel momento in cui ha smesso di cibarsi esclusivamente di vegetali raccolti qua e là, mentre l’invenzione dell’agricoltura nel Neolitico è stata dettata più dalla necessità di far fronte alla carestia che colpiva i gruppi tribali in crescita demografica che dalla natura umana, intrinsecamente carnivora. Lo status della caccia è sempre stato elevato proprio per questi motivi, e non a caso esso è sempre stato passatempo dei nobili e delle persone di più elevato rango sociale, che hanno contribuito allo sviluppo della società umana in maniera assai più determinante che non il popolo di villici costretti a una dieta vegetariana.

No
Un discorso meritano le allergie e intolleranze alimentari. Se si esclude l’intolleranza al lattosio (che comunque non è presente nella carne), la principale intolleranza nota è provocata dal glutine (celiachia). Inoltre, la maggior parte delle allergie sono determinate dai vegetali: frutta a guscio, frutta, legumi (compresi i germogli di soia), ortaggi, semi di sesamo, semi di girasole, semi di cotone, semi di papavero e semi di senape. La carne non rientra direttamente tra le cause di questi disturbi. Le patologie che vengono erroneamente attribuite al consumo di carne sono invece da addebitare ad additivi e coloranti, cioè a sostanze artificiali introdotte nell’alimento più naturale e benefico per l’uomo, che si è evoluto proprio grazie al suo consumo. Non ci sono dubbi sul fatto che la maggior parte delle allergie e delle intolleranze alimentari sono causate dal consumo di vegetali.

Non sono poi da sottovalutare i negativi effetti del consumo di vegetali sullo sviluppo dei popoli: le Organizzazioni Internazionali hanno evidenziato che il maggior numero di decessi in età infantile e giovanile avvengono proprio nei paesi in cui è tradizionale una parca dieta a base di vegetali e cereali. A titolo di esempio, la mortalità in Somalia, paese a prevalente dieta vegetariana, è assai più elevata che tra i Danesi, che sono forti mangiatori di carne. Su questo sfortunato paese africano, voglio tra parentesi ricordare che un tempo Mogadiscio esportava carne in scatola verso l’Italia, prima che alla nostra onesta ed efficiente Amministrazione Fiduciaria si sostituissero dapprima la dittatura e poi il caos delle bande tribali e religiose, con gravi danni agli allevamenti zootecnici.

Considerazioni ecologiche suggeriscono poi che la produzione e il consumo di carne sono più rispettosi dell’ambiente di quanto non sia l’agricoltura. Infatti gli allevamenti, sia allo stato brado che industrializzati, occupano assai meno territorio delle coltivazioni. Così gli Americani, grandi carnivori, hanno a disposizione numerosi e vasti parchi nazionali in cui la natura si è conservata incontaminata, cosa che non succede ad esempio tra gli Indù, ai quali un assurdo divieto religioso vieta la carne, con conseguenti città sporche e caotiche e produzione esasperata di sostanze chimiche per l’agricoltura, e incidenti catastrofici per l’ambiente come successe a Bhopal. Quanto alla ridicola accusa che gli allevamenti bovini sarebbero una delle fonti principali della produzione di anidride carbonica e quindi contribuirebbero al riscaldamento globale, essa è facilmente demolita dalla considerazione che tutti gli animali superiori, compresi 8 miliardi di uomini, producono CO2 con la respirazione, e che anche i vegetali di notte ne producono immense quantità. Inoltre sarebbe utile conoscere la realtà su questo fenomeno oggi tanto invocato dagli ambientalisti: siamo davvero sicuri che l’attuale fase di riscaldamento, sempre che ci sia, non sia dovuta a una delle tante fluttuazioni climatiche alle quali è andato soggetto il nostro pianeta nel corso della sua storia? Al tempo degli antichi Greci e Romani è accertato che facesse caldo più di quanto avvenga ora, e non c’erano certo allevamenti bovini su grande scala. I miei lettori avranno già compreso che il consumo di vegetali è un pericolo per l’ambiente.

Giungendo alle conclusioni, sono lampanti i pericoli di una dieta vegetariana per la salute, la società e l’ambiente dell’uomo. Le lobbies degli agricoltori, assai agguerrite, stanno compiendo una straordinaria opera di disinformazione su queste tematiche, appoggiati da medici senza scrupoli e da organi di informazione prezzolati dagli ecologisti. Tuttavia i benefici di una dieta carnivora sono sotto gli occhi di tutti e prima o poi risulterà evidente come l’uomo è fatto per mangiare carne.

                                                                                                        Fabrizio Didietro

* Il caco-liberismo (da non confondersi con il caco-liberalismo) è una branca della cacopedia, il cui metodo di lavoro consiste nel partire da una premessa rovesciata per dedurne un sistema coerente. Nello specifico, il caco-liberismo si occupa di immaginare le soluzioni e le argomentazioni proposte dal quotidiano Libero per risolvere i principali problemi del paese e del mondo. L’obiettivo di questa scienza è prevenire e mandare a vuoto le idee dei corsivisti dell’organo di stampa, prima che le pubblichino per davvero. Si potrebbe dire che esso opera con gli stessi meccanismi di un vaccino preventivo, in grado di favorire la produzione di anticorpi specifici per una determinata infezione del pensiero.

Aggiornamento del 15 maggio 2012 
Su segnalazione di un amico, ecco un trafiletto in cui la realtà giornalistica conferma e copia l'intuizione patafisica:


26 commenti:

  1. È raggiunto qui uno dei vertici di satira postmoderna.

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  2. Ecco il danno che produce leggere un articolo per intero; Non vuoi saltare una riga, vuoi arrivare in fondo ma piano piano perché devi capire tutto. Nel frattempo pensi che Popinga sia impazzito, che il suo genio lo abbia portato a considerazioni "sconsiderate", e lentamente arrivi alla fine, per scoprire non senza un vago senso di colpa che invece il genio ha colpito di nuovo. La prossima volta però leggo prima il finale:))

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  3. bacione virtuale in fronte (se non hai mangiato aglio o cipolla, beninteso). te lo appioppo dopo aver terminato di mangiare: ossibuchi e coda di vitello (il vino purtroppo non era all'altezza: un bianchino del piave talmente genuino da sembrare acqua, che dopo una serata con rossi pugliesi ...)

    perfino hitler non era vegetariano come vorrebbe la leggenda (http://diciottobrumaio.blogspot.com/2010/02/leggende-e-controleggende.html), ma ciò non deve scorraggiargi dal diventare vegetariani

    hai 1000 ragioni: senza l'apporto delle proteine della carne l'Homo sapiens sarebbe rimasto Homo idioticus, del quale troppi esemplari si sono conservati

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  4. E con la carne cosa ci beviamo? Eviterei assolutamente il monossido di diidrogeno (DHMO)... a meno che la sua pericolosità non sia neutralizzata da un 10-12% di alcool etilico e da qualche centinaio di sostanze chimiche che qui, per un mero problema di spazio, non posso elencare.

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  5. Sebastiano, non oso neanche pensare al DHMO come bevanda pura. I suoi nefasti effetti possono essere temperati solo da CH3-CH2-OH in percentuale superiore almeno a 12 e da altre sostanze che giustamente menzioni ma non citi.

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  6. C'è poi il discorso etico: mangiare un animale prevede la misericordiosa consuetudine di ammazzarlo prima, che male vi ha fatto quel pomodoro da meritarsi di venire spellato, sventrato, fatto a pezzi e masticato quando è ancora tecnicamente vivo?

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  7. Ogni giorno miliardi di piantine o di frutti vengono spiccati e mangiati vivi dai vegetariani, tra atroci sofferenze. Fermiamo questo massacro! Firma anche tu la petizione, quando avrò avuto voglia di scriverla.

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  8. L'insalata è un'amica
    http://www.youtube.com/watch?v=thbqgzBUYYk&feature=related

    B

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  9. B, se usi Rohmer, la mia già alta stima nei tuoi confronti s'innalza ulteriormente.

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  10. Oh ciao Popinga, come stai?
    Più che usarlo, io lo adorerei un tantino, ecco...
    Fai qualcosa su di lui? Eh?

    B

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  11. George Luis30/03/12, 19:05

    Non ho mai letto cosi tante cazvolate tutte insieme. Complimenti per la creatività

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  12. Tra tutte le cose che non sono vere che hai scritto nel tuo "articolo" ti commenterò due soltanto:

    - "gli allevamenti bovini sarebbero una delle fonti principali della produzione di anidride carbonica" - Il gas che i bovini producono non è anidride carbonica, è metano, una delle principali cause del effetto serra.

    - Per quanto riguarda ai terreni destinati alla coltivazione dei cereali, ti informo che il 73 % della produzione mondiale di cereali è utilizzata per alimentare gli animali che dopo voi mangiate. Se di questo 73% una parte si potesse destinare ad alimentare le persone la fame nel mondo diminuirebbe di parecchio, e inoltre non sarebbe necessaria la deforestazione per incrementare le coltivazioni perché gente come voi non riesce a rinunciare ad una certa quantità di carne. Non dico dovete diventare vegetariani, ma diminuire il consumo di carne aiuterebbe il pianeta. Per portare a tavola 1 kg di carne ci vogliono 16.000 litri di acqua e 11 kg di cereali. Immagina quanta gente potrebbe alimentarsi.

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    1. Anonimo, non prendertela con me: io ho solo cercato di anticipare, secondo la scienza delle soluzioni immaginarie, le argomentazioni di una certe corrente di cacopensiero che si ritrova sul giornale diretto da Fabrizio Didietro. Forse ti è sfuggita l'intenzione satirica del pezzo.

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    2. Si ma ricordate tutti che se uccidere un animale è brutto, uccidere un pomodoro è peggio! L'animale, se fortunato, può sempre scappare a differenza del pomodoro!

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  13. L'importante é non "scorraggiargi" (pardon, scorreggiargi) :)

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  14. Oddio, all'inizio credevo fosse un articolo serio, perché non conoscevo questo blog, e quando sono arrivata al confronto tra il tasso di mortalità in Somalia e quello in Danimarca ho pensato che davvero l'autore fosse idiota! Okay, ora ho capito, complimenti! :D

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  15. Ti stavo per mandare a quel paese...e invece ho trovato un altro tizio che vale la pena leggere!
    Mi hai convinto!
    Odio le grida disperate dei pomodori che vengono spellati VIVI!

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  16. questa è la prova provata che la cadaverina nuoce alle sinapsi

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  17. Davvero geniale! Il confronto tra Somalia e Danimarca mi stava uccidendo! Triste pensare che esiste qualcuno che non dice queste cose per scherzo...

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  18. Io sono vegetariano. Ho pietà per i pomodori, che premurosamente allevo. Li mangio con tutta la buccia.

    Scorreggio molto. E' vero.

    Ma più che la dieta vegetariana è la visione di certe facce a stimolarmi: il mio Bel-didietro si affanna a comunicare con l'altro Bel che avete visto qui sopra. Estinguerò in questo modo lui e i suoi simili. Come ho già fatto con i dinosauri.

    Vostro
    CH4

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  19. i vegeteriani hanno rotto i marones... io soffro di colite se mangio verdure muoio di mal di pancia e ho sperimentato che è proprio la verdura che mi crea atroci dolori e coliche cosa faccio muoio di fame perchè non devo mangiare carne? Il pomodoro è un essere vivente come la mucca, solo perchè non si muove e non fa muuuuuuuuuuu non è che non prova dolore quando lo strappi dalla pianta... ma evidentemente occhio non vede orecchio non sente e cuore non duole

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    1. ...non è un bel modo di aprire per esprimere un'opinione del tutto personale...usa la libertà di espressione in modo migliore, ci guadagnamo tutti...

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  20. Io mamgio carte e sono stufa dei vegetariani! Volete essere vegetariani fatelo ma non stressate l'anima a chi mangia carne. A me le verdure fanno venire la colite, non le posso mangiare, che faccio muoio? tanto vi da tanto che sia gli animali che i vegetali sono esseri viventi a cui o in un modo o nell'altro l'uomo per vivere deve mangiare e uccidere. Poi se uccidere una verdura vi fa sentire meglio solo perchè non urla e non scalpita vabbè... ma sempre per vivere vi nutrite di esseri viventi. Mica mangiate pietre!

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    1. una voce davvero stonata in questo esilarante e raffinato post.

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