mercoledì 27 novembre 2013

Attacco al cu-ore dello Stato


«Pronto? È il senatore Sandro Bondi?». 
«Chi parla?». 
«Il dottor Travaglini». 
«Chi Travaglini?». 
«È lei il senatore Sandro Bondi?». .
«Sì, sono io». 
 «Ecco, mi sembrava di riconoscere la voce... Senta, indipendentemente dal fatto che lei abbia il telefono sotto controllo, dovrebbe portare un’ultima ambasciata alla Pascale e a Dudù». 
«Sì, ma io voglio sapere chi parla». 
 «Toghe rosse. Ha capito?». 
 «Sì». 
 «Ecco, non posso stare molto al telefono. Quindi dovrebbe dire questa cosa alla famiglia, dovrebbe andare personalmente, anche se il telefono ce l’ha sotto controllo non fa niente, dovrebbe andare personalmente e dire questo: adempiamo alle ultime volontà del presidente comunicando alla famiglia dove potrà trovare il corpo del senatore Silvio Berlusconi. Mi sente?». 
«No; se può ripetere, per cortesia...». 
«No, non posso ripetere, guardi... Allora lei deve comunicare alla famiglia che troveranno il corpo del senatore Silvio Berlusconi nel garage di Palazzo Madama. Va bene?». 
 «Sì». 
«Lì c’è una Renault Megane rossa. I primi numeri di targa sono FI 2». 
(…) 
 «Può andare anche la Santanché, va benissimo, certamente: purché lo faccia con urgenza; perché le volontà, l’ultima volontà del senatore è questa: cioè di comunicare alla famiglia, perché la famiglia doveva riavere il suo corpo... Va bene? Arrivederci».

1 commento: