tag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post344390889152276791..comments2024-03-07T21:21:32.020+01:00Comments on Popinga: Marat, l’ottica e la RivoluzioneMarco Fulvio Barozzihttp://www.blogger.com/profile/17070968412852299362noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-26882944389768246752017-04-03T22:16:26.092+02:002017-04-03T22:16:26.092+02:00Mi perdoni per il tono astioso e la ringrazio per ...Mi perdoni per il tono astioso e la ringrazio per la risposta. La mia voleva essere solo una precisazione, forse accesa, ma non voleva assolutamente essere un rimprovero. Tutto sommato ho avuto modo di leggere le altre pagine di questo blog, molto interessanti e sempre coerenti e ben scritte, e non sarò certo io a mettere in dubbio la cultura e la preparazione che lei ha mostrato altrove. <br /><br />Anzi ritengo che questo sia un ottimo blog; sentivo soltanto di dover fare una precisazione doverosa su questo articolo (e solo su questo) perché mi pareva di aver avvertito - credo a torto adesso - qualcosa di inesatto e forse dei toni troppo enfatici. <br /><br />Mi perdoni se sono stato troppo duro, non era assolutamente mia intenzione. Per il resto, vada avanti con questo blog che mi pare molto bello e intelligente.<br /><br />E per la chiusura finale, convengo con lei e con il buon Woody Allen. :)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-79366817583346818012017-04-03T17:01:56.643+02:002017-04-03T17:01:56.643+02:00Caro Anonimo, la ringrazio di aver voluto esprimer...Caro Anonimo, la ringrazio di aver voluto esprimere con puntiglio e franchezza la sua opinione sull'articolo e su Marat. In realtà anch'io sono convinto che fosse un livoroso mediocre, e dei suoi litigi con tutta la comunità scientifica dell'epoca ho dato conto. Devo solo rimproverarle il tono a tratti astioso delle sue parole. Non ho bisogno di lezioni sul metodo scientifico e siamo qui per discutere. E poi, Marat è morto, Lavoisier è morto (dopo di lui) e neanche io mi sento troppo bene.Marco Fulvio Barozzihttps://www.blogger.com/profile/17070968412852299362noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-90244633938744735232017-04-03T13:59:16.556+02:002017-04-03T13:59:16.556+02:00C'era un motivo per cui Marat era inviso alla ...C'era un motivo per cui Marat era inviso alla scienza dell'epoca: semplicemente era un millantatore di conoscenze scientifiche. Andava dicendo, ad esempio, che i poli magnetici non esistevano, pensava di possedere ogni verità e trattava chiunque cercasse di confutarlo come un ignorante. Non è un caso che avesse un pessimo rapporto con Voltaire, con Charles (tanto per intendesi quello della legge di Charles, o prima legge di Gay-Lussac), con Lavoisier (che, a dispetto di ciò che non viene detto nell'articolo, era uno scienziato serio ed è correttamente considerato il padre della chimica) o addirittura con il nostro Alessandro Volta (i cui indubbi meriti scientifici non possono essere messi in dubbio).<br /><br />Marat aveva anche un bel caratterino. Era un tipo a cui non piaceva dialogare, abbastanza vendicativo e anche un po' sanguinario. Era uno che nei suoi comizi, ogni volta, chiedeva "10000 teste"; insomma non parrebbe proprio uno stinco di santo, né una personalità votata al dialogo. Anche il suo giornale, l'Amico del popolo, conteneva tantissime notizie false che lui utilizzava per gettare fango sui suoi avversari politici. Diremmo oggi che era un populista. Fu anche il padre teorico, assieme a Robespierre, del regime del Terrore. Lui, più di chiunque, incitò i cittadini non solo alla ribellione - che ci può anche stare -<br /> ma al puro massacro sanguinario (basta leggere alcune pagine del suo giornale per capirlo). E' inesatto dire che fu lui a far uccidere Lavoisier (del resto era morto da tempo) ma molte fonti confermano che fu a causa delle calunnie e delle false accuse messe in giro Marat contro di lui che Lavoisier fu accusato, imprigionato e poi sommariamente giustiziato. Marat, a quanto pare, le aveva fatte soprattutto per ripicca, anche perché Lavoisier non aveva acconsentito a farlo entrare nell'Accademia delle scienze (anche perché Marat, all'inizio, voleva entrarci).<br /><br />Insomma una difesa di Marat sul piano umano e scientifico mi sembra solo un finto oro che luccica. Marat non era un vero medico (l'unica medicina da lui inventata si rivelò un placebo), ma non era nemmeno un vero chimico, ma si batté per essere riconosciuto tale. Le sue teorie non valevano molto più di quelle del contemporaneo fenomeno parascientifico del mesmerismo (a cui, guarda un po', anche Marat aderì). Come tali - giustamente - queste idee non furono accettate dalla comunità scientifica del suo tempo, che seguiva procedure epistemologiche essenzialmente diverse e molto più coerenti (Galileo docet, e fino a prova contraria, ci basiamo ancora sul suo metodo). Più tardi Marat volle usare il potere di cui godette durante il Terrore, per prendersi qualche rivincita, o almeno per vendicarsi. Non capisco le elucubrazioni vane dell'articolo quando si parla di una contrapposizione tra "scienza giacobina" e scienza moderna. Marat, molto semplicemente, quando ne ebbe l'opportunità ebbe modo di vendicarsi contro coloro che lo avevano osteggiato, confutato o non riconosciuto. <br /><br />Se devo essere sincero l'unico testo di Marat che merita un po' di credito scientifico è un suo trattato sulla gonorrea, malattia che studiò con insolita precisione ed accortezza. Per il resto, tutto sommato era spazzatura. Nel bene e e nel male.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-65538519499073354062017-04-03T13:58:27.039+02:002017-04-03T13:58:27.039+02:00Mi sembra di vedere, in questo articolo, una difes...Mi sembra di vedere, in questo articolo, una difesa strenua di Marat e delle sue posizioni. Sembra quasi che lo si voglia ergere ad emblema positivo contrapponendolo ad una presunta mentalità ottusa delle autorità scientifiche dell'epoca. Se si volesse essere più onesti intellettualmente si dovrebbe in realtà riconoscere che Marat fu comunque un mediocre scienziato. Bisognerebbe dire innanzitutto che riuscì ad ottenere la laurea in medicina tardissimo, a 32 anni, e soprattutto per intercessione di alcuni scienziati che vollero dargli credito. <br /><br />Era un cartesiano convinto banalmente ancora che l'anima si trovasse in qualche parte del corpo: lui disse, non si sa su quali basi, che l'anima si trovasse nelle meningi (Cartesio aveva invece ipotizzato la ghiandola pineale). Voltaire stesso, giustamente, lo prese in giro e lo derise per le sue conclusioni.<br /><br />Le spiegazioni che Marat dava dei fenomeni che studiava - più qualitative che quantitative - erano comunque basate su esperienze quasi fasulle, svolte in condizioni quantomai approssimative; in questo modo è chiaro capire perché i risultati che otteneva erano spesso inesatti o, addirittura, inconsistenti. Il fatto che fu criticato dall'Assemblea perché metteva in dubbio la fisica newtoniana andrebbe meglio precisato: in effetti all'epoca era da pazzi andare contro il sapere precostituito della fisica di Newton, e la scienza ufficiale era scettica verso qualunque confutazione venisse fatta contro Newton. Ma la cosa era comprensibile perché per le esperienze dell'epoca il sistema predittivo teorico newtoniano era comunque precisissimo e tutte le evidenze scientifiche sembravano confermarlo completamente. Le idee di Marat invece erano abbastanza imprecise e avevano poco supporto teorico (anche se venissero giudicate in base ai modelli teorici successivi la cosa non cambierebbe); se si leggono meglio le critiche che gli furono mosse si capisce in verità che non fu criticato per il fatto di aver messo Newton in discussione, quanto per le spiegazioni assolutamente insussistenti che dava ai suoi esperimenti imprecisi. Poi cosa c'entra Marat con l'ipotesi dell'esistenza della lente gravitazionale lo capisce solo l'autore: soltanto perché aveva supposto - basandosi su risultati totalmente inesatti - che la gravità potesse deviare la luce (confondendo la semplice diffrazione luminosa come effetti della gravità) lo capisce solo lei. Certo questo fatto, nella teoria di Einstein, viene perfettamente spiegato ma Marat l'aveva semplicemente frainteso, e non gli si può rendere merito per qualcosa che è soltanto un errore. <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-57740688021627813012012-06-20T08:25:57.880+02:002012-06-20T08:25:57.880+02:00Sapevo solo, come tanti, della sua uccisione nel b...Sapevo solo, come tanti, della sua uccisione nel bagno e adesso grazie a questo bel post ne so molto di più. Anche un bello spaccato della realtà scientifica dell'epoca. Grazie.Albertohttps://www.blogger.com/profile/11636466338353249772noreply@blogger.com