tag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post5629699148936124613..comments2024-03-07T21:21:32.020+01:00Comments on Popinga: Non avvalersi dell’IRC è un dirittoMarco Fulvio Barozzihttp://www.blogger.com/profile/17070968412852299362noreply@blogger.comBlogger12125tag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-65070016310524628482016-09-30T18:10:03.413+02:002016-09-30T18:10:03.413+02:00Buonasera, mia figlia, iscrivendosi quest'anno...Buonasera, mia figlia, iscrivendosi quest'anno al liceo, ha liberamente scelto di partecipare alle lezioni di religione. Altrettanto liberamente, dopo sole tre settimane (e sicuramente non per un capriccio), ci ha chiesto di poter fare un'attività alternativa a scuola.<br />Mi sono rivolto alla segreteria chiedendo l'esonero dalle lezioni: mi è stato risposto che ad anno iniziato non si può. Con in più un'aggiunta infelice: "a quest'età i ragazzi spesso vogliono cambiare, ma fare religione gli fa tanto bene..."<br />Qualcuno potrebbe chiarirmi se effettivamente la scuola può non accettare la nostra richiesta? Le informazioni che ho trovato in rete sono contradditorie, e non riesco a capire quali siano gli effettivi diritti.<br />Grazie mille!<br />Un cordialissimo saluto a tutti.<br />MauroAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-22467440286707675012013-02-09T20:31:01.617+01:002013-02-09T20:31:01.617+01:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/00109563319134879040noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-38541224558293313032013-02-09T20:20:11.584+01:002013-02-09T20:20:11.584+01:00Sono Tommaso Mirabella, uno studente Catanese eson...Sono Tommaso Mirabella, uno studente Catanese esonerato dalla religione che si sente perplesso riguardo alcune parti della legge sull'esonero.<br />1- Se non ho segnato una delle 4 opzioni all'inizio dell'anno, perché incerto su quale sarebbe stata l'ora alternativa, ho diritto a scegliere adesso?<br />2- Se scelgo l'ora alternativa e sono l'unico studente della scuola a farne richiesta, la scuola è tenuta a fornire il professore, se necessario rivolgendosi al provveditorato, anche a metà anno?<br />3- Nel modulo della mia scuola la scelta che prevede l'uscita da scuola recita: << Uscita/entrata anticipata/posticipata nel caso in cui la materia sia a ultima o a prima ora>>. Dunque se io scegliessi questa opzione, avendo l'ora di religione in mezzo alle altre materie, sono costretto a stare in biblioteca come la mia preside sostiene?<br />Ringrazio anticipatamente e spero che qualcuno riesca a chiarirmi queste ambiguità.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/00109563319134879040noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-8722662162244891602013-02-07T19:42:30.831+01:002013-02-07T19:42:30.831+01:00PS: a sostegno di quanto scritto (la maggior parte...PS: a sostegno di quanto scritto (la maggior parte dei docenti di religione non sono in realtà laureati) si legga il seguente articolo:<br /><br />http://www.repubblica.it/scuola/2012/06/28/news/insegnanti_religione-38158427/<br /><br />Il clero, che sprovveduto non è, si è reso conto che l'insegnamento della IRC è caduto troppo in basso e sta correndo ai ripari. Tuttavia questa misura non è stata presa prima, suppongo perchè trovare laureati in teologia non è semplice, e si aveva bisogno di molti insegnanti per occupare tutti i posti possibili nelle scuola pubbliche (persino nella scuola dell'infanzia!!!). Ora che i posti disponibili sono in minor numero, ecco che si cerca personale più qualificato. Tuttavia, finchè la materia non sarà luogo a una valutazione nello stesso modo in cui funziona con le altre, sarà sempre una materia di serie C mal studiata e mal insegnata. Per finire, appoggio in pieno il secondo commento di Anonimo sulle discriminazioni forse di poco conto per un adulto, ma che incidono profondamente sull'animo di un bambino. Gli insegnanti di religione della scuola dell'infanzia e della primaria dovrebbero essere i primi a preoccuparsene.....Teresahttps://www.blogger.com/profile/13166435322896483304noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-4594518301659212812013-02-07T08:47:56.125+01:002013-02-07T08:47:56.125+01:00Il senso di tutto ciò è che a una legislatura vigl...Il senso di tutto ciò è che a una legislatura vigliacca e dissennata fanno da contorno scuole piene di persone di cervello poco fino. Prima di sciacquarci la bocca con la cultura, la nostra storia, le nostre tradizioni, la nostra identità culturale ecc., faremmo bene a capire quale segno lascia su un bambino il fatto di essere discriminato e penalizzato con piccole e sottili cattiverie. Che sono piccole per un adulto ma possono essere distruttive per un bimbo. La schifezza di queste meschinità è accentuata dal fatto che esse colpiscono oltre a alcuni bimbi di robusta famiglia laica (in questi casi ciò è positivo e può servire per far crescere in loro un sano anticlericalismo), anche numerosi figlioli di immigrati, che gia' subiscono altre discriminazioni di origine/carattere sociale e economico... <br />La vasca di cacca dantesca deve essere profonda almeno un paio di metri.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-19290706930675474362013-02-07T00:36:30.447+01:002013-02-07T00:36:30.447+01:00Continua:
Ricordiamo inoltre che mentre noi insegn...Continua:<br />Ricordiamo inoltre che mentre noi insegnanti "comuni" ricopriamo una cattedra fortemente vincolata al numero degli alunni, i colleghi di religione conservano la titolarità in una scuola anche se insegnano in classi nelle quali una grossa parte è esonerata dall'ora di religione (questo succede frequentemente nelle scuole superiori). Inoltre i docenti di religione, al contrario degli altri, maturano gli scatti di anzianità anche da precari. Non superano concorsi pubblici per ottenere un posto di lavoro a tempo indeterminato, ma sono scelti in maniera molto discrezionale dalla Curia (alcune stilano delle graduatorie, ma è una loro scelta).<br />Insomma, io non ce l'ho con i colleghi di religione: loro si sono trovati in un sistema con certe regole e si sono inseriti all'interno; sono sicura che molti di loro si rendono conto di ingiuste situazioni di privilegio ma non lo ammetteranno mai (e chi lo farebbe al loro posto?). Quello che non va è l'intero sistema, che permette loro di ottenere privilegi di vario tipo (ad esempio un passaggio di cattedra da religione a filosofia, scavalcando colleghi precari da anni o di ruolo con meno anzianità, è successo in passato!!) grazie al fatto che hanno cominciato la loro carriera e ottenuto il posto di ruolo senza il faticoso e talvolta lungo percorso che tocca a molti di noi laureati in matematica, fisica, storia, lingue...<br />Eppure, senza voler colpevolizzare le singole persone che hanno approfittato di una serie di vantaggi di cui non hanno colpa, una volta che certi privilegi sono stati acquisiti è difficilissimo tornare indietro. Per questo è importante vigilare, non essere arrendevoli, stare attenti all'istituto in cui iscrivere i propri figli. Basta informarsi, prima dell'iscrizione, chiedendo se la scuola offre l'ora alternativa e di che tipo. Quando i dirigenti si rendono conto che le iscrizioni possono diminuire in mancanza delle attività alternative, si può star certi che le attività verranno organizzate. La corsa alle iscrizioni da parte delle varie scuole per assicurarsi più fondi e scongiurare gli accorpamenti è uno degli effetti più deleteri dell'autonomia scolastica, ma quest'ultima presenta anche dei vantaggi: basta ottenere le informazioni giuste e il gioco è fatto. Ormai le scuole, pur di non perdere iscritti, istituirebbero pure l'ora di giochi di prestigio.Teresahttps://www.blogger.com/profile/13166435322896483304noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-78355541916645166052013-02-07T00:35:57.181+01:002013-02-07T00:35:57.181+01:00Vorrei rispondere anch'io ad Enrico, su un pun...Vorrei rispondere anch'io ad Enrico, su un punto: la laurea per gli insegnanti di religione è obbligatoria da poco. E' vero, come dice anche l'autore del blog, che gli insegnanti sono tutti laureati, ma nella maggior parte dei casi non si tratta di lauree vere e proprie: molti di loro hanno seguito corsi parauniversitari di qualche anno che poco hanno a che vedere con una laurea in teologia. Questo spiega perchè molti insegnanti di religione sono in realtù ignoranti sulla religione stessa, nel senso che conoscono poco la Bibbia, specialmente il Vecchio Testamento, e spesso evitano di far lezione seriamente proprio per questo. Paradossalmente era molto meglio quando l'ora di religione era assegnata a un prete, mediamente i laici sono molto più ignoranti. Il mio insegnante di religione era un sacerdote che prendeva appunti in latino, parlava in greco antico e conosceva bene anche l'aramaico, oltre ad essere un grande conoscitore della filosofia, in particolare della Scolastica e della storia dell'arte (e di molto altro). Era però un'eccezione, non solo rispetto ai prof di religione, ma rispetto alla maggior parte dei prof di tutte le altre materie.<br />Per quanto mi riguarda, l'ora di religione, per come è strutturata, va a svantaggio dell'immagine della religione stessa (lo diceva anche l'illuminato Cardinale Martini, che la stessa Curia faceva finta di non ascoltare su questa e altre questioni). So di molti genitori contrari all'ora di religione che però non esonerano i figli per la (fondata) paura che questi si sentanon diversi, isolati dal gruppo o in qualche modo svantaggiati (e la testimonianza di Anonimo dalla Toscana offre alcuni esempi).<br />La scuola è una istituzione laica, e come tale dovrebbe semmai garantire l'insegnamento della storia delle religioni a chi ha un curriculum specifico, o l'insegnamento dell'etica come proposto in Francia.<br />Teresahttps://www.blogger.com/profile/13166435322896483304noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-86232013868762017992013-02-06T13:51:00.580+01:002013-02-06T13:51:00.580+01:00Sì,ora sta a vedere che la storia dell'arte è ...Sì,ora sta a vedere che la storia dell'arte è fatta solo di madonne e crocefissi... <br />Chissà perché poi il problema è quello di chiedersi "chi è quel bambino nella capanna" mentre invece può trascurare di sapere perché "quella ragazza nuda sulla conchiglia ha dei tizi che le sbuffano addosso e le gettano addosso una coperta" O forse che durante le ore di religione cattolica si insegna anche la nascita di Venere con le mitologie elleniche annesse?<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-90936911486727664802013-02-06T11:46:29.390+01:002013-02-06T11:46:29.390+01:00Mia esperienza (Toscana)
Per 3 anni (dalla prima a...Mia esperienza (Toscana)<br />Per 3 anni (dalla prima alla terza elementare) la materia alternativa è partita in ritardo (a febbraio) e fin lì le opzioni erano: disegnare stando per terra, senza sedia, nel corridoio. Essere spostati in una auletta-sgabuzzino attrezzata per una compagna disabile che ha bisogno di uno spazio personale ed essere assistiti dall'insegnante di sostegno. Essere spostati nella classe parallela, stando seduti, ma senza banco, con il divieto di partecipare alla lezione. Essere spostati in palestra, ma con il divieto di muoversi.<br />Poi inizia l'attività: per 3 anni "educazione alimentare".<br />Quest'anno (dopo richiami, avvisi, e pesanti lettere "minacciose") l'attività è partita con "solo" due mesi di ritardo. Forse anche perché il preside è un po' meno bacchettone del precedente.<br /><br />Certe vigliaccate lasciano il segno. Penso che Dante, già che si parla di lui, questa gente qua l'avrebbe messa in un girone piuttosto basso, a bagno nella cacca e con una palla di piombo al piede: che non sia manco necessario aspettare l'onda! <br /><br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-13917539083209078032013-02-06T08:47:23.690+01:002013-02-06T08:47:23.690+01:00A parte le possibili differenze regionali, mi semb...A parte le possibili differenze regionali, mi sembra che nell'affrontare il problema si rischi di mescolare la "teoria" con le applicazioni pratiche e le degenerazioni applicative.<br />A Bologna, la quasi toatlità delle scuole ha bandito il presepio. Chi spiegherà ai bambini ignari il senso storico di una tradizione che si basa su una credenza, su una fede, di cui sono intrisi secoli di storia e di cultura? <br />A Bologna da mezzo secolo, gli insegnanti di religione sono laici in grande maggioranza; e spesso devono fare salti mortali per coprire lacune prodotte dai prof di lettere.<br />Parli di san Francesco: il prof di lettere medio lo presenta come un bizzarro ecologista ante-litteram, un po' hippy, privo di qualsiasi visione morale o religiosa.<br />Se l'esperienza tua (e di altri) è così divergente, significa proprio che abbiamo tutti la tendenza a confrontare la "teoria" che ci piace con la degenerazione della posizione contraria.<br />Qualcosa del genere accadeva con la diatriba servizio militare-servizio civile, in cui si presentavano sempre gli esempi deteriori della posizione contraria alla preferita, di cui si dipingeva l'affresco idilliaco...<br />EnricoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-3466679368049151752013-02-06T00:37:33.288+01:002013-02-06T00:37:33.288+01:00Enrico, ti rispondo per punti:
a) insegnanti di re...Enrico, ti rispondo per punti:<br />a) insegnanti di religione: ci mancherebbe altro che non siano laureati. Resta il fatto che non sono assunti per concorso, come tutti gli altri, ma sono indicati dalle Curie;<br />b) condizionamenti: forse l'Emilia è diversa, ma in tutto il resto d'Italia avviene il contrario. Al Sud poi esistono intere città dove non vengono attivate le ore alternative. Nella cattolicissima Lombardia gran parte degli enti di formazione professionale non distribuiscono neanche il modulo per la scelta.<br />c) storia dell'arte: perché allora non fare direttamente storia dell'arte? Quello che so di arte cristiana, dalle icone alla madonna che appare al beato Simeon Stock, l'ho imparato facendo storia, italiano e storia dell'arte. I preti che mi insegnavano religione non avevano studiato nelle accademie, ma nei seminari;<br />d) allievi di altre religioni: è chiaro lo scopo non sarebbe l'integrazione, ma l'indottrinamento. La cultura di un popolo è anche la sua religione, sono d'accordo, ma di Agostino, Tommaso d'Aquino, San Francesco me ne hanno parlato i prof di lettere. Quelli di religione, se non facevano dottrina, si limitavano all'aneddoto edificante. Oppure, spesso, non facevano un cazzo.Marco Fulvio Barozzihttps://www.blogger.com/profile/17070968412852299362noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5010563870962388688.post-2430460411252684482013-02-05T21:56:49.122+01:002013-02-05T21:56:49.122+01:00Non sono d'accordo con molte delle cose che di...Non sono d'accordo con molte delle cose che dici.<br />Che esista un problema, è vero. Ma la situazione non è così semplice come viene presentata.<br />Innanzitutto, dopo il concordato-Craxi, la scelta degli insegnanti di RC non è più in balìa dell'assoluto arbitrio delle Diocesi. I titoli di studio devono rispondere a criteri precisi e precisati. Che non esistano nelle università italiane cattedre o corsi di laurea in teologia, è un portato del laicismo risorgimentale, con tutto quello che ne è conseguito. Oggi ci si deve accontentare, ed è già un passo avanti,che siano laureati in filosofia, lettere o cose simili. Le pressioni verso le famiglie sono spesso citate, ma nella mia esperienza emiliana, quella che ho percepito è proprio la situazione opposta. La scuola spinge per la scelta del "far nulla", arrivando a contattare individualmente le famiglie che scelgono di "avvalersi". Ovviamente, quando, specie alle superiori, e per varie motivazioni, il numero dei richiedenti è minoritario. Un aspetto paradossale, del tutto contrario allo spirito e alla lettera del concordato, è il dare per scontato che i giovani non cristiani (e in molte scuole, i figli di musulmani non sono pochi) debbano astenersi.<br />La conoscenza della religione cattolica, e l'IRC ne è la conseguenza, è invece ritenuto, nel Concordato, come condizione necessaria per la conoscenza della storia della cultura dell'arte italiana. Lo stesso spirito, e la stessa laicità, che non possono costringere nessuno a "essere religioso", a battezzare i figli, a sposarsi in chiesa...esige che certe nozioni vengano in un qualche momento, impartite ai bambini e ai giovani. Non un insegnamento anodino di "storia delle religioni", che sè i può e si deve fare in Storia e Filosofia, ma proprio la religione cattolica deve essere conosciuta. Possiamo immaginare futuri italiani, di origine maghrebina, che debbano studiare Dante, Manzoni, Petrarca, ma anche i Lumi, Nitsche, Croce... senza sapere nulla della religione cattolica ?<br />A noi riesce difficile immaginare che effetto faccia visitare gli Uffizi a chi è, oltre che legittimamente ateo, del tutto all'oscuro di nozioni per "noi" ovvie, quasi innate.<br />Chi sono quelle persone con un bambino in un rudere di capanna, con strani personaggi inturbantati? E quella bella signora elegante che guarda amorosa due bambinelli seminudi che giocano con un cardellino? O quella giovane inginocchiata che guarda dubitosa un essere alato ?<br />E non parliamo della miriade di segni simboli, allusioni e richiami sparsi in quasi tutte le opere d'arte, almeno fino a un paio di secoli fa.<br />Paradossalmente, tenderei a dire che l'IRC dovrebbe restare facoltativo per le famiglie cattoliche, e divenire obbligatorio per atei e appartenenti ad altre religioni.<br />Enrico D.Anonymousnoreply@blogger.com