Pagine

domenica 10 ottobre 2010

Poliedri e paesaggi geometrici di Lorenz Stöer


Lorenz (o Lienhart o Laurentio) Stöer (o Stör, Stoer, Sterr o Storr) è stato un pressoché sconosciuto pittore, incisore tedesco vissuto tra circa il 1537 e circa il 1621. Fu attivo in alcune città della Baviera, come Augusta e Norimberga, sua città natale. Un suo testo, dal titolo Perspectiva a Laurentio Stoero in lucem prodita, purtroppo andato perduto, ebbe il privilegio dell’imperatore Ferdinando I d’Asburgo l’8 aprile 1555. Stöer è noto soprattutto per le 11 bellissime e singolari incisioni su legno della sua opera Geometria et perspectiva, pubblicata ad Augusta nel 1567, in cui sono rappresentati diversi poliedri sullo sfondo di inquietanti rovine e fantasiose architetture, che creano atmosfere che precedono Piranesi, richiamano i paradossi visivi e matematici di Escher e anticipano le sculture astratte del Novecento. Contrariamente all’ordinata rappresentazione dei solidi platonici delle illustrazioni di Leonardo per l’opera del Pacioli o di quelle degli studi geometrici di Albrecht Dürer, il manierismo di Stöer sembra aborrire lo spazio vuoto, perciò le facce dei suoi poliedri e gli sfondi si animano e diventano la sede di altri solidi, in un gioco in incastri e sovrapposizioni davvero originale.












L’opera non ha testo, ma ha il sottotitolo: “Che contiene alcuni edifici in rovina, utile al lavoro degli ebanisti e incisori su legno, e per lo speciale piacere di molti altri dilettanti, realizzato e presentato da Lorenz Stöer, pittore e cittadino di Norimberga”. La Geometria et perspectiva, oltre a riflettere l’interesse dell’autore per la geometria e l’arte dell’ebanisteria, sembra aver influenzato l’anonimo autore del cabinet d’amateur splendidamente e variamente decorato realizzato tra il 1570 e il 1590 nel Tirolo o in Baviera con legno di abete e di noce, che serviva per raccogliere oggetti da parte di qualche ricco collezionista.


Recentemente a Stöer sono stati attribuite anche le illustrazioni a colori di un manoscritto dal titolo Geometria et Perspectiva: Corpora Regulata et Irregulata, ritrovato da una ventina d’anni alla Biblioteca dell’Università di Monaco di Baviera, in cui compaiono curiosi oggetti, dall’aspetto quasi di giocattoli, formati assemblando curiosamente poliedri e diversi altri solidi regolari. Insomma un “minore”, che è doveroso segnalare agli appassionati di storia dell’arte e a quelli di matematica.










8 commenti:

  1. Che MERAVIGLIA... non lo conoscevo e ora sì. Se un giorno atterrassi su di un pianeta alieno vorrei trovarvi esattamente quelle rovine e quei paesaggi.

    RispondiElimina
  2. Popinga, sai se esiste un negozio, anche on line, che vende riproduzioni di questi quadri?

    RispondiElimina
  3. Colapesce: so di un'edizione elettronica della Geometria et Perspectiva: Corpora Regulata et Irregulata, il manoscritto a colori, curata dalla Harald Fischer Verlag. Si tratta di un CD con 454 immagini ad altissima definizione dal costo proibitivo di 80 euri. Qui l'indirizzo: http://www.haraldfischerverlag.de/hfv/digitale_editionen_engl.php#433

    RispondiElimina
  4. Fantastiche prospettive. Forse è un po' banale, ma non sfigurerebbero affatto sulle copertine dei romanzi di urania, o nel mio salotto (se ne avessi uno)!

    RispondiElimina
  5. Grazie per avermi fatto scoprire questi disegni. Sono un hobbista intagliatore e mi interessa usarne qualcuno proprio come suggerisce il sottotitolo. Dove hai trovato le immagini? Ce ne sono altre oltre a queste che hai mostrato?
    Paolo

    RispondiElimina
  6. Paolo, grazie a te per il riscontro. Ho pubblicato tutte le 11 tavole del Geometria et perspectiva. Tuttavia, nello stesso clima culturale di Stöer, operarono altri artisti come Wenzel Jamnitzer e Hans Lencker. Prova a fare una ricerca.

    RispondiElimina
  7. ci càpito per caso, cercando ben altre cose e finisco dritta dritta ed geometricamente intagliata qui dentro!
    Mi leggo tutto cercando di non finir dentro al caffè, cose sopraffine

    Velia Aleatoria

    RispondiElimina
  8. Grazie di aver scritto di questo autore, che non conoscevo ma che trovo suggestivo e incredibilmente moderno per la sua epoca.

    RispondiElimina