Il signor Talento è un tipo strano. E’ un gentiluomo ritroso e burbero, che sceglie strade contorte e solitarie, sentieri di montagna invece di vie affollate, e non ama farsi riconoscere da tutti. Possiede però un animo gentile e non si arrabbia se l’hai scoperto, anzi ti sorride educatamente come per dire “e va bene, sono qua!” Il signor Talento ama manifestarsi nei modi e nelle persone più impensate, senza guardare in faccia ai loro credi o alle loro filosofie di vita. Talvolta si è rivelato persino nei criminali, spesso nei folli, quasi mai nei grigi farisei e calcolatori.
Recentemente mi è capitato di riconoscere il signor Talento nel viso rassicurante e barbuto di un amico di Facebook che ha condiviso le sue poesie. Ed eccomi ora, io satanasso infedele, laico razionalista ostinato, a tessere gli elogi dell’opera poetica di un uomo molto credente, addirittura un pastore evangelico: il viareggino Bruno Nencioni Pardini.
Mi ha da subito particolarmente colpito questa Epicentro, dal ritmo circolare:
La palla...il mondo,
l'orbita ovale, galassie a spirale,
legate per sempre a epicentro verbale.
Il cerchio, la ruota, la somma a noi nota,
ch'è scritta precisa su rotoli rosa.
Le onde rotonde i gorghi del mare,
accarezzano e affondano senza pensare.
Il volo, le ali, il vento che sale,
ci porta là in alto con moto centrale
e fa circolare...la palla...il mondo,
nel gran girotondo.
Ho scritto a Bruno proponendogli di redigere queste note su di lui ed egli mi ha risposto di sì con cortesia d’altri tempi, dicendo di sé di essere un architetto non laureato, che si è sempre occupato di immagini grafiche, pittoriche e fotografiche. Ha svolto professionalmente il mestiere di fotografo pubblicitario per più di vent'anni con un suo studio. Alla morte del padre, valente pittore affreschista, si è trovato nella necessità di restaurare la sua opera: un lavoro durato cinque anni, alla fine del quale nacque l'esigenza di scrivere la sua biografia. Così ha scoperto in sè una certa vena letteraria... i ricordi, gli aneddoti, le atmosfere gli odori, da trasporre sulla carta lo hanno spinto naturalmente nella palude della parola e, un po' qui e un po' là, ha pescato quei versi che in tanti, oggi, stanno leggendo su Facebook. Sostiene: “Racconto esperienze vissute con semplicità. La mia vita in campagna i miei lavori, la mia passione per il mare e la pesca, il mio amore per la libertà”. Dei ritmi dell'anno e della vita, di ricordi, parla ad esempio questa toccante La mia stagione:
Son passato attraverso l'inverno materno,
quando l'ombra si allunga sull'erba dell'orto,
ed in casa c'è odore di umido e legna,
quando il fuoco si accende nel forno.
Ho guardato tra vetri appannati
della mia primavera i prati fioriti,
gli alberi tinti a colori assortiti,
e i primi uccelli felici riprendere il volo
tra insetti legnosi.
Attraverso l'estate presente,
che organizza le ombre sul lido lucente,
porto i miei passi sul mare,
a guardare il fondale e nuotare sospeso nell'onda,
perché quando ritorno,
sprofondo in un sogno d'autunno.
Bruno ha già scritto tre raccolte di poesie e si accinge a iniziare la quarta, anche se non ha mai pubblicato nulla e non ha mai vinto premi letterari. Aspetta l’occasione per poter finalmente vedere su carta rilegata, in una veste più degna, quelli che ora sono semplici fogli sparsi, e che ormai invadono ogni anfratto libero in casa.
Non è il caso di improvvisare qui un’analisi stilistica delle poesie che leggete, né sarei in grado di farlo bene (sutor, nec ultra crepidam!, ripetevano i latini, o, come si dice dalle mie parti, offellee, fa’ el tò mestee). Voglio solo sottolineare la capacità di questi versi dalla metrica libera, ma che non rifuggono la rima e il ritmo della canzone, di trasmettere emozioni, di raggiungere il profondo del nostro intimo e farlo vibrare in consonanza, di farci partecipi delle atmosfere, delle situazioni, dei suoni evocativi delle parole. È meglio perciò che lasci allo stesso autore la presentazione di alcune tra le sue poesie più significative:
“Al mio Maestro mi ricorda un lungo periodo, indimenticabile, passato come Pastore Evangelico di una piccola comunità familiare contadina”.
Alleluia.
Rincorro un salmo e lascio orme stanche,
inseguo la colomba dalle ali bianche
nel tuo giardino di datteri e di menta,
di acque risplendenti per l'erbe che alimenta,
ma è sabbia rovente quella che mi offri,
è sete estenuante,
pupille abbacinate dalla luce ardente,
occhi chiari innamorati,
mani contorte per spezzare il pane
e ceste aperte ad aspettare il pesce.
Solo Tu nell'oasi cocente,
fai l'ombra lunga che tocca e che mi salva.
“Il Giardino Segreto l'ho scritta nel ricordo dei luoghi della mia giovinezza dove si consumavano i primi riti di un amore adolescente con quella che poi sarebbe stata mia moglie”.
C'è un'ombra che accoglie le membra,
tra il noce e l'edera ingombra,
per occhi che sono sognanti,
son sassi già gialli e lucenti,
son siepi di verdi avvolgenti:
ci aleggia il profumo d'aneto,
ci spuntano foglie dall'alloro,
han fatto del luogo un mistero,
da dire a tutti gli amanti.
L'amore ha qui la sua stanza,
tra pini di rossa corteccia,
tra voli e ritorni d'urgenza.
Tutto è riposto tra i fogli,
posati nel nero cassetto
col fiore appassito e uno secco.
Son pagine di scritti e poesie
e ricordano il tempo ch'è immoto,
ritenuto da noi già passati,
l'eterno amore assoluto.
“[Ho scritto Moglie per] Carla, creatura unica, che per amore mio è stata capace di trasformarsi da splendida modella di set fotografici a muratore, quando abbiamo restaurato con le nostre mani la casa di campagna. Perfetta contadina nel fare il formaggio dal latte che mungevo dalle nostre mucche, panificatrice, quando abbiamo deciso di fare il pane per la nostra comunità cristiana, madre di due figli e ora nonna, che oltre a tutto deve anche sopportare i miei acciacchi, grande donna!
Ti guardo con l'innocenza di un bambino,
mentre ti aggiusti il velo al corpo nudo,
sei bella nella luminosità dell'alba,
riscaldi la mattina.
Sei un faro alla finestra,
compagna dei miei sogni realizzati,
i tuoi capelli bianchi si sono trasformati
e splendono di vita e seta nera.
Immersa in quel chiarore delicato c'è tutta la tua storia
di donna, mamma, moglie delicata
e nonna.
Come sei bella.
Penso che qualunque donna vorrebbe poter sentirsi dire queste tenere e splendide parole dal marito dopo una vita passata insieme.
Concludo queste mie righe con un invito al signor Talento a che si faccia riconoscere nelle fattezze e nelle opere di Bruno Nencioni Pardini anche da parte di qualche responsabile editoriale. Lo so, sono decenni questi in cui la poesia non ha molti lettori, ma non mi sembra il caso di privare quei pochi di questa opportunità. Se poi leggono versi come Stelle cadenti magari diventano di più:
Lampada, lume di sole,
muove in ogni universo,
fuso dal fuoco, il calore,
e guida le spire in un verso.
Galassie stellari
si legano ad atomi uguali:
si forma materia,
si forgia la vita,
in spazi e frammenti celesti,
son stelle cadenti,
son stelle morenti,
rinate con nuovi colori,
splendenti esplosivi e lucenti.
Nota: tutte le fotografie, tranne ovviamente il suo ritratto, sono di Bruno.
Ci avrei giurato!... E' da ieri che penso alle parole di Bruno su Fb...mi hanno colpito molto!Ogni volta che ho letto una poesia del nostro amico, il mio sguardo si è sempre fermato sul volto, severo e dolce nel contempo, del suo profilo, con la netta sensazione di leggere nel suo sguardo le stesse emozioni lette tra le righe. Ero certa che tu stessi "combinando" qualcosa di bello per Bruno e non mi sono sbagliata!
RispondiEliminaGrazie di questo tuo bellissimo omaggio,frutto della tua sensibilità, che è quasi un affresco variopinto, una fantasmagoria di immagini di una esistenza semplice, ma vissuta intensamente,intessuta di emozioni e di un amore tenero e profondo: la vita di Bruno!
Maria Intagliata
Magica, suggestiva, toccante, colorata e anche un po' nostalgica presentazione!
RispondiEliminaGrande, Kees e splendido, Bruno!
Grazie!!
Ci avrei giurato che qualcuno stava spiando Bruno nel comporre i suoi versi e se ne stava anche innamorando, come è successo a me. I versi di Bruno hanno un nesso e rimandano a valori che molti stanno perdendo. E' l'affetto puro fra i coniugi, il rispetto per il prossimo, per la natura e la verità, il dire a tutti della nostra fragilità e della nostra precarietà è l'insegnamento che si trova disseminato dappertutto. Ma quello che affascina di Bruno è il modo educato, calmo, senza rumore come dice le sue convinzioni, proprio quando tutti gridano, fanno rumore, offendono e vogliono aver ragione ad ogni costo.
RispondiEliminaBruno è nel mio cuore.
Grazie Bruno,mi hai avvolta di poesia,la tua,hai scritto parole stupende,e io amo le parole,mi hai fatto un bellissimo regalo,permettendomi di guardare dentro la tua anima,che traspare da ogni poesia,c'è amore,in tutto quello che hai scritto,e il modo,ha tanto bisogno d'amore!!!...Sonia...
RispondiElimina. Poesie come " Seta " , " Epicentro ", " A mia moglie " e tante altre che leggo e rileggo con piacere ...e tante altre che aspetto con impazienza a leggerli . L'arte di scrivere e di sentire , vita , natura , bellezza, tristezza, spirito ricco e puro , candida anima forte . Un poeta di una speciale originalita, un artista non incontrato " casuale " . Grazie , Pa'Sono comossa e sempre emozionata di cio che leggo
RispondiEliminache bella idea questo tuo blog, pieno di poesia e vita vera.....se vuoi visita anche il mio, sono su blogspot come te.....
RispondiEliminahttp://francescaghiribelli.blogspot.com
Grazie Bruno,in ogni tua poesia e in ogni singolo verso mi hai presa per mano portandomi a visitare le bellezze della natura, le meraviglie del creato e sopratutto ho scoperto la bellezza del tuo cuore....
RispondiEliminauna poesia unica ed irripetibile...un' oasi di pace ..e di fermento...tutto quello che avresti sempre voluto scrivere ma che il sig.Talento...ti ha negato...ma questa è un'altra storia....grazie di cuore e io ti seguiro'!!!!!!
RispondiEliminaAntonella Corsini
Comw gia' scritto sulla pag. di Fb alla quale io e Bruno siamo iscritti, avevo in mente che tutti coloro che amano le sue poesie ( e siamo tantissimi ) potrebbero dargli una mano in questo modo : cerchiamo un editore serio che possa pubblicare le poesie di Bruno e poi andiamo nelle librerie dei ns Paesi e citta' e chiediamone l'acquisto...Bruno ci delizia gratuitamente della sua arte: perche'non fare x una volta qualcosa , tutti insieme , x dargli una mano ? Chi vuole contattarmi x questo progetto mi trova su FB come Gianluca Bellentani ( Modena )....sono quella della foto che bacia il cane....Saluti a tutti G.Bellentani...
RispondiEliminaHo conosciuto Bruno su fb, e sebbene non sempre condivida le sue idee, lo apprezzo molto profondamente. soprattutto apprezzo il senso di accoglienza universale che valorizza ogni cosa ed ogni persona. Le sue poesie fanno risuonare dentro di me sentimenti profondi,sono come sprazzi di luce che illuminano ciò che c'è anche in me. Anche io non sono certamente un critico letterario, ma sarei felicissima di vederle pubblicate. so che publicare oggi, e soprattutto poesie, è costoso. Perciò faccio un appello, forse ingenuo, ma lo faccio ugualmente. Sono tanti gli amici di Bruno: perchè tutti non cerchiamo una Casa editrice e lo "sponsorizziamo" richiedendo a gran voceuna pubblicazione? Secondo la legge della domanda e dell'offerta, se c'è una richiesta sul mercato, dovrebbe esserci lo stimolo per chi produce di offrire quel prodotto. Forse il mio ragionamento è semplicistico, ma perchè non provare? Carla
RispondiEliminaPopinga, sono contenta di rileggerti di nuovo sai. Ci ho meso un po' perchè ho cercato tutte le cose di Bruno che ho trovato, qui, sulla rete. Ho letto le sue poesie, ma più che altro l'ho guardato. Ho guardato il suo viso da Hemingway. Bruno è un uomo bellissimo, ma proprio tanto bello. E' un periodo che mi sento triste, e vorrei che esistesse un Bruno anche per me. (Ma Bruno, tu esisti veramente?) Le sue poesie sono un inno meraviglioso alla bellezza. Vale la pena essere donne per leggerle, le poesie di Bruno, e commuoversi... e invidiarla anche un po', sua moglie.
RispondiEliminaHo trovato il mio nuovo Montale, gli aggettivi dal suono antico e preciso. E i bellissimi dubbi. Un Pastore che alleva il dubbio, e se lo tiene caro. Chi lo sa, come si fa?
Forse Bruno dovremmo tenercelo come un segreto, da egoisti, per chiuderci da qualche parte (scusa Bruno, ma io mi chiudo sempre in bagno in questi casi, e guardo la finestra fumando come un'ossessa senza sentirmici, sulla tazza impoetica - chiusa!) e citare le sue parole dentro di noi. E non importa se c'è qualcuno che bussa e vuole entrare, si riesce persino a non rispondere con voce biliosa: si finisce la sigaretta, in pace.
B
Martina....ammiro l'amore di Bruno per la sua Carla...dopo una vita passata insieme...è un esempio da seguire...
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