Alla presenza dell’Arciduca Francesco Ferdinando, il 31 luglio 1912, esattamente cento anni fa, dalla base rutena di Sanok veniva lanciato con un gigantesco cannone appositamente costruito il primo uomo nello spazio, il tenente Josef Fazekas. Iniziava l’era dell’austronautica.
Le cronache del tempo riportano che le operazioni di sparo furono ostacolate da un forte temporale, ma la perizia balistica degli addetti al pezzo fece in modo che tutto andasse per il meglio. Il tenente Fazekas, l’eroico dragone di Debrecen, raggiunse una quota di 20 km e poi iniziò una rapidissima discesa direttamente sulla base. Un sistema di colossali tappeti elastici impedì che l’austronauta si sfracellasse al suolo, ma i continui rimbalzi fecero sì che poté toccare terra solo dopo 36 ore, frastornato e felice. Raccontò che la visione della Terra da quell’altezza era indimenticabile e, visto che c’era, segnalò allo Stato Maggiore un movimento sospetto di truppe russe al di là del confine. L’Arciduca lo nominò colonnello direttamente sul campo, prima di allontanarsi con l’ennesima contessina disponibile.
Fazekas fu in seguito ricevuto a Corte dall'Imperatore Francesco Giuseppe, che gli assegnò un vitalizio e la contea di Svitto, dimenticando, forse per l’età avanzata, che gli Asburgo non possedevano più quei territori alpini dai tempi di Guglielmo Tell.
Un secondo lancio era previsto per l’agosto 1914, ma il destino volle diversamente, per l’Arciduca, per l’Impero e per l’Europa intera. Il “Colonnello Volante”, il ”Nuovo Icaro dei Carpazi” sarebbe morto di spagnola nel 1918, all'età di soli 35 anni.
Con l’Austria–Ungheria, nel novembre 1918, scomparve anche l’effimera gloria di Fazekas e dell’appena nata scienza austronautica.
"poté toccare terra solo dopo 36 ore"
RispondiElimina:-DDD
(sei unico, Pop!)
ecco cos'era!!!
RispondiEliminamia nonna, classe 1875, mi raccontava sempre che nella notte tra il 31 luglio e il 1 agosto del '12 aveva visto uno strano bagliore verso nord-est. Si ricordava bene la cosa perchè era la prima notte che lei e il nonno passarono nella nuova casa, appena finita di costruire. era caldo, e trascorsero tutta la sera in terrazza a festeggiare.
Congiungendo la posizione della casa, in via Turati, con Svitto e Sanok, si ottiene un angolo di 18°7'5" (e 1875 è l'anno di nascita della nonna)
36 (le ore del volo di J.F.) è 6x6 ; e i nonni si erano sposati il 6 giugno !
Josef Fazekas: 12 lettere. E il lancio avvenne nel 1912 !
E poi dicono che la numerologia non è vera scienza !
Enrico D.
Giusto, Enrico D., bisogna far intervenire Giacobbo: lui sì che certe cose le capisce. Ti segnalo una circostanza inquietante: Blogger mi segnala che il tuo è il commento n. 4000 (davvero)!
RispondiEliminaper quello che sull'elmetto avevano la punta?
RispondiEliminaAnche per quello, oltre che per decorare gli abeti a Natale.
RispondiElimina...e il buon Giacobbo sarebbe pronto a rispondere che " l'austronautica é una disciplina scientifica studiata ormai da secoli, purtroppo bistrattata da invidiosi pseudoscienziati, e che ormai se ne puo leggere ampiamente anche in articoli pubblicati da prestigiose riviste scientifiche come. ad esempio, il notiziario dell'austronautica - Coelum Astronomia N° 122 del 2008... ", ma tanto il 21 Dicembre C.A. sarà tutto finito...ahr...ahr...ahrr... (sempre grande Pop)
RispondiEliminaAstronaUtica, aUstronaUtica... a quando un post su quella che Totò chiamava "l'astro-natica"?
RispondiEliminaBuona idea!
RispondiElimina