Chi come me ama le parole inventate, pratica riti onomaturgici e ogni tanto ne parla qui sul blog, non può rimanere insensibile all’iniziativa del sito Distanze che mi è stata segnalata dall’amica Anna Petrazzuolo.
Si sta infatti costituendo la raccolta italiana delle parole inventate, dall’azzeccato titolo Di sana pianta!, il primo tentativo di catalogare in maniera sistematica vocaboli e modi di dire nati dall'estro dei singoli e ancora privi di vera e propria cittadinanza linguistica. Si tratta di una raccolta alternativa e parallela a dizionari ufficiali, senza pretese scientifiche, ma, ed è la cosa importante, dall’intento giocoso.
Siccome le cose giocose vanno fatte in maniera seria, bisogna stare alle regole del gioco. Per ogni parola bisognerà infatti specificare, come si fa nei dizionari:
Lemma con trascrizione fonetica
Numero e genere
Etimologia
Significato
Citazione
Ad esempio: Lònfo, s. m. [dal latino lunfum]: animale che non vaterca né gluisce e molto raramente barigatta. In realtà non esistono testimonianze dirette che possano suffragare la teoria che ogni l. – in gioventù o nell’età matura – sia solito barigattare. “Vittoria Contini Serpieri, nel suo “Tutto quello che avreste voluto sapere sul barigatto ma non avete mai osato chiedere!” (Edizioni La Lanterna, Genova, 1937), tratta ampiamente l’argomento ma nel pur esauriente testo non fa alcun cenno né al lonfo né ai lonfoidi in genere” [MARAINI, 1994].
NB: II nome e il cognome dell'autore della citazione devono corrispondere a quelli del proponente.
Chiunque abbia lemmi da proporre può segnalarli entro il prossimo il 30 novembre 2012 via mail a segreteria@distanzelab.it oppure compilando il form sul sito.
Come nella migliore tradizione dell'Accademia della Crusca, tutto il materiale pervenuto sarà setacciato e selezionato al fine di dare vita a una compilazione organica e coerente.
Di sana pianta! sarà disponibile in formato eBook nel Kindle Siero del portale Amazon.it.
Lodevole ma rischiosa iniziativa, poiché a differenza dei vocaboli esistenti quelli inesistenti sono infiniti, anzi, se definiamo "parole reali" tutte le possibili che stanno tra un termine e l'altro del dizionario classico (ad esempio "Abaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaate") scopriamo che le parole inventabili hanno la cardinalità del continuo! Questo potrebbe rendere problematica la redazione di un dizionario... Dovrebbero inventare un ebook con tanta tanta tanta memoria.
RispondiEliminaCome gli accademici, useranno un setaccio, un crivello di Eratostene, un GNFS.
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