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giovedì 25 aprile 2019

L’usignolo slesiano


Von der Decke bis zur Diele
Muß der Schweiß herunter rinnen
Willst gelangen du zum Ziele
Wohlverdienten Preis gewinnen.

Dal soffitto al corridoio
Il sudore deve correre giù
Vuoi raggiungere l'obiettivo,
Vinci un premio meritato.

La creatrice di questi versi, a loro modo non convenzionali, è Friederike Kempner (1828 - 1904), detta anche "l'usignolo slesiano", oggi ampiamente celebrata come genio dell’umorismo involontario. Era figlia di una famiglia ebrea benestante del Granducato prussiano di Posen (oggi in Polonia). Nel 1844, suo padre acquistò un castello a Droschkau, in Slesia, dove Friederike e i suoi fratelli trascorsero una gioventù senza problemi economici. Da sua madre ricevette un'istruzione umanistica, soprattutto riguardo la lingua francese, la letteratura e l’illuminismo ebraico. Nel 1864, stabilì la propria residenza in una tenuta di famiglia chiamata Friederikenhof, dove scrisse molte delle sue opere.

La morte di entrambi i genitori nel 1868 ebbe un effetto notevole sull’opera di Kempner, che sviluppò un interesse per le questioni umanitarie generali, in particolare in materia di igiene, riforma del sistema carcerario e abolizione della detenzione in isolamento. Combatté anche contro la vivisezione e l'antisemitismo. Soffrendo, come molti suoi contemporanei, di tafofobia (paura di risvegliarsi nella tomba), sostenne con insistenza l'introduzione di obitori e di un tempo di attesa obbligatorio prima della sepoltura. Friedrike Kempner rimase nubile. Alcuni anni prima della sua morte fu colpita da cecità. Morì a Friederikenhof e si fece cremare. Le sue ceneri riposano nell'antico cimitero ebraico di Breslavia. Sulla sua lapide si legge: "La sua vita era dedicata al lavoro spirituale e alle opere di carità". Lasciò un’ingente quantità di opuscoli, oltre a numerose novelle e opere teatrali che, tuttavia, rimasero largamente ignorate dalla critica, con una sola eccezione.

Molte sue poesie (pubblicate per la prima volta nel 1873) ottennero infatti ampia e meritata fama per l’assoluta mancanza di talento. Una recensione “entusiasta” del critico letterario Paul Lindau, pubblicata sul settimanale Die Gegenwart nel 1880, rese improvvisamente la poetessa molto conosciuta ben oltre la sua patria provinciale. Da allora molti hanno cercato di imitare il suo stile, sono state create innumerevoli parodie e opere basate sullo spirito dei suoi componimenti. Si difese scrivendo:

Dumme Jungen, Pamphletisten,
Schlechte Juden, schlechte Christen
Legten Dynamit und Gift
Keins von beiden je mich trifft.

Stupidi giovani pamphlettisti,
Cattivi ebrei, cattivi cristiani,
Spargete dinamite e veleno
Che non mi raggiunge mai.

Non servì: la Germania ride di Friederike Kempner da più di un secolo.

I contemporanei e i posteri valorizzarono versi che, scritti con l'alto tono della poesia classicista, non sono all'altezza delle loro stesse affermazioni e pullulano di violazioni della logica. Così scrisse su Parigi: "Sai chi intendo / La città è sulla Senna". Una delle sue cifre stilistiche è l'uso di sillabe senza senso per rispettare la metrica, così le sue poesie sono piene di Ach!, So! All! e persino di articoli raddoppiati. La lettura delle sue poesie finì per essere un divertimento nelle occasioni conviviali. Questa "fama letteraria" spinse l'autore e critico Alfred Kempner (semplice omonimo) ad adottare il cognome Kerr nel 1887 per non essere confuso con lei. “Per colpa della poetessa Friedericke, il nome Kempner era compromesso per uno scrittore”, volle precisare, aggiungendo “Non era mia zia. Non lo era!”

Della Kempner si occupò anche Freud nel cap. 7 de Il motto di spirito, citando alcuni versi e commentando:

Contro la vivisezione

Ein unbekanntes Band der Seelen Ketter
Den Mensken an das arme Tier.
Das Tier hat einen Willen - ergo Seele –
Wenn auch ’ne kleinere als wir.

Una catena sconosciuta di anime unisce
L'uomo al povero animale.
L'animale ha una volontà - cioè un’anima -
Anche se più piccola della nostra.

II Contrasto

«Wie glücklich bin ich», ruft sie leise,
«Auch ich», sagt lauter ihr Gemahl,
«Es macht mich deine Art und Weise
Sehr stolz auf meine gute Wahl!»

"Come sono fortunata!", disse teneramente.
"Anch'io", disse il marito a voce più alta:
"Le tue numerose qualità mi rendono orgoglioso
Di aver fatto una scelta così felice."

“In ciò non c'è nulla che ci faccia pensare ai motti di spirito. Ma non c'è dubbio che sia l'inadeguatezza di queste «poesie» a renderle comiche, la goffaggine davvero straordinaria delle loro espressioni, legata ai luoghi comuni più triti e giornalistici, la limitatezza ingenua dei pensieri, l'assenza di ogni contenuto o forma poetica. Tuttavia, nonostante tutto ciò, non è ovvio il perché noi troviamo comiche le poesie di Kempner. Altre opere del genere ci sembrano semplicemente brutte; invece di farci ridere, ci irritano. Proprio questa distanza rispetto a ciò che ci aspettiamo da una poesia ci induce a considerarle comiche, se la differenza fosse minore, dovremmo essere più inclini alla critica che al riso. Inoltre, l'effetto comico delle poesie di Kempner è assicurato da una circostanza ulteriore: le intenzioni indubbiamente buone dell'autrice e una peculiare sincerità che disarma il nostro senso del ridicolo o la nostra irritazione e che intuiamo dietro i suoi poveri versi”.

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