La letteratura scientifica, nata nel '600 per garantire oggettività e diffusione alla ricerca sperimentale, ha sviluppato nel tempo una struttura e un ritmo caratteristici, una scansione in parti e una prosa collaudate e regolamentate. Altrettanto semplice e priva di ambiguità e sorprese è la lingua franca della scienza, l'inglese scientifico semplificato e integrato dai termini propri di ogni disciplina che si legge nelle pubblicazioni e che si sente ai congressi.
La forma e lingua della comunicazione scientifica, al di là delle specificità, si mantengono uniformi, uguali a loro stesse, tanto che ogni articolo - qualunque ne sia il soggetto, dalla genetica alla fisica delle particelle - somiglia a tutti gli altri. Naturalmente le convenzioni sono indispensabili per evitare il più possibile le ambiguità di interpretazione e rispettare i criteri di oggettività, universalità e ripetibilità che sono propri del metodo scientifico. Tutte le convenzioni, tuttavia, una volta divenute esclusive e inesorabili, si prestano alla messa in ridicolo, sollevando il giustificato sospetto che possano legittimare di tutto, anche il vuoto.
Le burle scientifiche hanno una lunga tradizione. La più celebre è quella di cui fu autore Isaac Asimov nel 1947, quando, ancora studente di dottorato in chimica, ma già noto autore di racconti di fantascienza, scrisse un articolo, identico nella forma ad un normale lavoro scientifico, sulle proprietà di una molecola dalla solubilità talmente elevata da sciogliersi prima del contatto con l’acqua: la tiotimolina. Di questo scherzo ha parlato recentemente Dario Bressanini su “Le Scienze” e nel suo blog, con un bell’articolo al quale rimando.
Georges Perec (1936-1982), uno dei più geniali esponenti dell’Oulipo, del quale mi sono già occupato a proposito del suo romanzo combinatorio La vita: istruzioni per l'uso, volendo, come diceva, cimentarsi con tutti i generi letterari, scrisse una serie di falsi articoli scientifici che furono pubblicati per la prima volta nel 1980 sulla rivista francese Banana split. Lo scopo di Perec era diverso da quello di Asimov. Egli non voleva utilizzare la comunicazione scientifica per fare uno scherzo intellettuale, bensì prendersi gioco della stessa struttura e della lingua della letteratura scientifica, che voleva parodiare in quanto genere letterario.
La raccolta di cinque testi "scientifici" è stata edita in italiano da Bollati Boringhieri nel 1991, con la sapiente traduzione e le note di Roberta Delbono, sotto il titolo del più celebre e significativo di questi pseudo-articoli, Cantatrix sopranica L.
«Dimostrazione sperimentale dell'organizzazione tomatopica nel soprano» è il sottotitolo di questo primo articolo, scritto da Perec direttamente nell’inglese “scientifico”, nel quale viene studiato l'effetto del lancio dei pomodori sulle cantanti liriche. Si tratta di una delle più divertenti esibizioni ludico-sperimentali di Perec, un testo pieno zeppo di combinazioni segrete, di nonsense, di giochi di parole, di stravaganze, tutte sapientemente occultate dietro l'apparenza del documento scientifico, corredato persino da folli grafici e tabelle. Molte di queste acrobazie verbali sono incomprensibili a chi non conosca il francese e l’inglese, ma un adeguato apparato di note svela al lettore tutti gli arcani.
Già l’abstract è pirotecnico ed è reso magistralmente dalla traduttrice in un italiano demenziale che ricorda i catastrofici esiti dei traduttori automatici:
SOMMARO
Dimostrazione sperimentale di un’organizzazione tomatotopica nella Cantatrice
L’autore studia i casi che il buttamento di pomodori alla faccia provoca nella Cantantrice la “reazione yellante”, ed dimostra che parecchie diverse aree della cervella intervenghono nella risposta, specie il tratto legguminoso, gli nuclei talamici e la fessura musicale dell’emisfero nordico.
L’incipit che riporto è indicativo di tutto lo pseudo-articolo:
“As observed at the turn of the century by Marks & Spencer (1899), who first named the “yelling reaction” (YR), the striking effects of tomato throwing on Sopranoes have been extensively described. Although numerous behavioral (Zeeg & Puss, 1931; Roux & Combaluzier, 1932; Sinon et al., 1948), pathological (Hun & Deu, 1960), comparative (Karybb & Szyla, 1973) and follow-up (Else & Vire, 1974) studies have permitted a valuable description of these typical responses, neuroanatomical, as well as neurophysiological data, are, in spite of their number, surprisingly confusing”.
“Come messo in rilievo alla fine del secolo scorso da Marks & Spencer (1899), che coniarono per primi il termine “yelling reaction” (YR), i sensibili effetti del lancio di pomodori sulle soprano sono stati oggetto di ampie descrizioni. Ma benché numerosi studi comportamentali (Zeeg & Puss, 1931; Roux & Combaluzier, 1932; Sinon et al., 1948), patologici (Hun & Deu, 1960), comparativi (Karybb & Szyla, 1973) e di follow-up (Else & Vire, 1974) abbiano reso possibile una preziosa descrizione di quelle tipiche reazioni, i dati neuro-anatomici e neurofisiologici sono, per quanto copiosi, sorprendentemente confusi”.
Come si può desumere da queste righe, la bibliografia è piena di giochi di parole e di riferimenti assolutamente estranei all’argomento: Marks & Spencer è una catena inglese di grandi magazzini, Hun & Deu è omofonico di un et deux, Else & Vire di elzévir, ecc. I titoli non sono da meno: Singing in the Brain di S. Donen e G. Kelly o Tomatic innervation of the nucleus ruber di Maotz E. & Toung I. Si sorride a leggere i nomi di Chou O. & Lai A., ma ancora di più quando si scopre che O. Chou è omofono di au chou (al cavolo) ed A. Lai lo è di à l'ail (l'aglio), cui si accenna in alcuni titoli ispirati a ricette gastronomiche (proprio dei due “autori” sarebbe Dix-sept recettes faciles au chou et à l’ail). Il lessico è caratterizzato dalla presa in giro dei termini scientifici: Yelling reaction è l'urlo reiterato dalla soprano bersagliata, Tomato rungisia vulgaris è il proiettile, che prende nome dal mercato ortofrutticolo di Rungis nei sobborghi di Parigi.
L’opera prosegue con una scrupolosa esposizione della ricerca, con la descrizione delle apparecchiature e delle cavie («107 soprano femmine in buona salute»), le procedure e la visualizzazione dei risultati, con un fiorire di citazioni e di rinvii che ricalcano ed esaltano le caratteristiche formali del saggio scientifico.
L’articolo sulla Cantatrix non è isolato, perché Perec passa poi ad esplorare altre strade. Così, negli altri quattro scritti, diventa entomologo per studiare l'ibridazione delle farfalle nell'isola del Pacifico di Iputupi, agiografo per narrare l'amicizia tra due grandi uomini, storico dell'arte per trattare della cattedrale di Chartres e infine filologo per redigere un'esegesi di un misterioso inedito dello scrittore Raymond Roussel. Il soggetto di una delle due biografie è Marcel Gotlib, – nella realtà autore di fumetti parodici – le cui competenze spaziano dalla stomatologia clinica all'epistemologia genetica, passando per il cinema, la statistica integrata e l'economia politica. Egli avrebbe compiuto studi di altissimo livello sulle proprietà adesive della lumaca fossile. Le invenzioni del suo amico e collaboratore sfiorano la demenza: torte alla crema boomerang che tornano al punto di partenza se falliscono il bersaglio, fermagli metallici a trombone, e così via.
Perec realizza un'immensa ed esilarante parodia della pubblicazione scientifica, una prova in più di quella che è stata la sua multiforme e brillante attività, stroncata prematuramente da un tumore a 46 anni.
Ma guarda la combinazione! Proprio in questi giorni mi sto occupando degli effetti del buttamento delle lattughe appassite sulle contralto! Però il risultato che si sta profilando è al di sotto delle aspettative: la lattuga ha un cx troppo alto e spesso non arriva al bersaglio, cadendo nel golfo mistico. Il pomodoro, invece, và alla grande: se tirato dal loggionista C.J. Hunter, può arrivare fino al golfo licopersico.
RispondiEliminaTi saresti risparmiato un po' di fatica leggendo "Sopra le soprano? No!" del compianto John Holmes. Ciao.
RispondiEliminaAccidenti! Non sapevo che il nostro avesse vergato anche un libro. Lo leggerò senz'altro e spero che abbia delle illustrazioni. Ciao!
RispondiEliminaColapesce.
Ciao Popinga.
RispondiEliminaCome butta in questi giorni? Ti sono giunte domande del tipo: "come mai non è stato previsto?". Immagino che in quei momenti tu abbia rivolto un pensiero alla bellezza della poesia...
Ispirato dall'alto, don Livio Fanzaga, il boss di Radio Maria, ha dichiarato “il Signore ha voluto che in questa Settimana Santa anche loro [gli abitanti abruzzesi, NDR] partecipassero alla sofferenza della sua passione. La legge dei misteri di Dio è sempre molto difficile, ma anche in questa tragedia vogliamo vedere qualcosa di positivo”. Di fronte a questa illuminante spiegazione ogni domanda sulla prevedibilità dei terremoti non ha senso. Anche con il radon a livelli altissimi, con le onde P fuori scala, è dovere di un sismologo cattolico serbare il silenzio.
RispondiEliminaCiao.