C’era a Thiene uno strato di grafene
che si comportava come conviene,
con un abito esagonale
da perfetto collegiale:
faceva da guida agli elettroni per bene.
Aveva un fratello molto cattivo
che si ribellava al nastro adesivo:
era arruffato
e spiegazzato.
Di lui si diceva che fosse nocivo.
Mamma grafite ebbe un terzo bambino
con legami anche tripli sul vestitino
e celle disposte in un frac
capace del cono di Dirac:
un bel piccino chiamato Grafino.