Dopo Newton, la ricerca matematica inglese andò incontro a una lunga crisi, dalla quale tentò di risollevarla Robert Woodhouse (1773-1827), fautore di un rinnovamento dell’algebra attraverso lo strumento del calcolo, che i professori dei college vedevano come “una pericolosa innovazione” in grado di minare “l’onore nazionale”.
La matematica britannica era all’epoca solamente un mezzo per comprendere i Principia di Newton, che erano visti come la pietra di volta della conoscenza umana sia di Dio che del mondo naturale. La moderna analisi algebrica francese era vista da molti come il simbolo dei recenti rivolgimenti politici sul continente: era l’orribile risultato dell’intelletto umano lasciato libero da tutti i vincoli sociali. La natura astratta di una pura analisi algebrica permetteva in apparenza alle mente di vagare nella fantasia attraverso l’insensata manipolazione di simboli. Essa era inoltre collegata a una visione meccanica della mente. La matematica pura non era pertanto vista come una parte appropriata dell’educazione di Cambridge. Al contrario, tutti i libri di testo e i manuali erano dipendenti da figure geometriche e si applicavano a specifiche fondamenta fisiche.
I Principles of analytical calculation (1803) di Woodhouse, che proponeva di sostituire la notazione di Newton a puntini con quella dei differenziali leibniziani, sollevarono scandalo, ma trovarono attenti lettori in un gruppo di giovani studenti di Cambridge, tra i quali Charles Babbage (1792-1871) e J. William Herschel (1792-1871). Essi erano ammirati dalle più potenti tecniche di calcolo dell’analisi matematica continentale e volevano collegarsi a “un secolo di progresso straniero” nel calcolo. I loro ispiratori erano filosofi naturali e matematici come Pierre-Simon Laplace, Joseph Louis Lagrange e Sylvestre Lacroix, i cui testi e manuali erano allora all’avanguardia.
Babbage e Herschel si procurarono, nonostante la guerra in corso, una copia del Traité élémentaire de calcul différentiel et intégral (1802) di Lacroix (secondo Babbage “so perfect that any comment was unnecessary”) e diedero vita a una Analytical Society, con lo scopo di realizzare l’eretico progetto verso la memoria di Newton di tradurre il testo del francese e introdurre il calcolo e la notazione leibniziani. Il 1813 vide il primo frutto di questi “giovani infedeli”, un volume di Memoirs of the Analytical Society, che Babbage, dal carattere già allora piuttosto insofferente verso le istituzioni, avrebbe voluto irriverentemente intitolare “I principi del puro d-ism in opposizione alla dot-age dell’Università”. D-ism indicava ovviamente la d dei differenziali (ma richiamava anche deism), mentre dot-age indicava l’era dei punti di Newton, ma in inglese dotage significa “rimbambimento”!
La traduzione del libro di Lacroix fu completata nel 1816 da Babbage, Herschel e George Peacock (1791-1858). L’establishment di Cambridge fu enormemente scosso quando Peacock, diventato nel frattempo esaminatore all’Università, utilizzò la notazione differenziale nei testi per gli esami di calcolo del 1817. L’Analytical society produsse poi alcuni quaderni di esercizi e, nel 1820, oramai vittoriosa, si sciolse. Herschel avrebbe continuato gli studi astronomici del padre, mentre Babbage si sarebbe poi dedicato alla meccanizzazione del calcolo, ma questa è un’altra, meravigliosa, storia.