Partimmo all’alba con il pullman di Silvio, io, mia moglie Adele e suo fratello Albino, e ci facemmo tutta una tirata fino a Roma senza neanche fermarci per pisciare e per fortuna che avevamo i pannoloni. Una gita per vedere il papa e stare un po’in piazza, con un cestino di generi di conforto pagato da lui, che a noi vecchi ci è sempre piaciuto e ci dà quello che vogliamo vedere in televisione. E la bandiera per chi la voleva e Adele la prese per coprirsi le spalle che a marzo non c’è da fidarsi. Durante il viaggio guardammo la Zanicchi e cantammo Azzurro prima di crollare uno a uno e ci svegliarono a Chiusi. Arrivammo nella piazza che dovevamo starci tre ore e che cosa facciamo in tre ore che siamo già stanchi prima di cominciare? Ci sedemmo in un bar a bere un caffè che di più non potemmo permetterci. A dir la verità Piazza San Pietro ce l’aspettavamo diversa. Per fortuna che poi arrivò Silvio.
Ma i cartelli pre-stampati almeno gieli avevano dati? così carini, scritti in azzurro, così omogenei con gli stessi caratteri di stampa, e senza neppure dover fare la fatica di pensare cosa scrivere (sì, pensare è una enorme fatica per i sostenitori di Silvio...).
RispondiEliminaI cartelli prestampati erano come quelli che si condividono su fb.
RispondiEliminatutta invidia
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