“Gli atomi entrano nel mio cervello, eseguono una danza, e se ne vanno;
atomi sempre nuovi ripetono sempre la stessa danza, ricordando quella di ieri”.
(Richard Feynman, da “Che t’importa di cosa dice la gente?”, 1988)
Ci sono le onde che si frangono
montagne di molecole
ciascuna stupidamente intenta ai fatti suoi
milioni di milioni, divise,
eppure formano spuma bianca, all'unisono.
Un'era dopo l'altra
prima che occhi potessero vederle
anno dopo anno
martellando fragorosamente la costa come ora.
Per chi, per cosa?
Su un pianeta morto
senza vita da ospitare.
Senza posa
torturate dall'energia
sprecata prodigiosamente dal Sole
riversata nello spazio.
Un microbo fa ruggire il mare.
Nelle profondità marine
tutte le molecole ripetono
la struttura l’una dell’altra
finché se ne formano di nuove e complesse.
Queste ne creano altre come se stesse
e una nuova danza ha inizio.
Crescendo in dimensioni e complessità
cose viventi
masse di atomi
DNA, proteine,
danzano una struttura ancor più intricata.
Fuori dalla culla
sulla terra emersa
eccolo
in piedi:
atomi con la coscienza
materia con la curiosità.
Di fronte al mare
stupito dallo stupore: io
un universo di atomi
un atomo nell'universo.
Richard P. Feynman
(1918-1988)
There are the rushing waves
mountains of molecules
each stupidly minding its own business
trillions apart
yet forming white surf in unison.
Ages on ages
before any eyes could see
year after year
thunderously pounding the shore as now.
For whom, for what?
On a dead planet
with no life to entertain.
Never at rest
tortured by energy
wasted prodigiously by the sun
poured into space.
A mite makes the sea roar.
Deep in the sea
all molecules repeat
the patterns of one another
till complex new ones are formed.
They make others like themselves
and a new dance starts.
Growing in size and complexity
living things
masses of atoms
DNA, protein
dancing a pattern ever more intricate.
Out of the cradle
onto dry land
here it is
standing:
atoms with consciousness;
matter with curiosity.
Stands at the sea,
wonders at wondering: I
a universe of atoms
an atom in the universe.
... Per chi, per cosa?...
RispondiEliminavale la pena di vivere solo per fare/farsi questa domanda. E per speculare sulla risposta!
W Feynman, W il Barozzi! W anche me!
Ciao
yop
"...Never at rest
RispondiEliminatortured by energy
wasted prodigiously by the sun
poured into space.
A mite makes the sea roar..."
Questo pezzo mi ha fatto venire i brividi..
Feynman con questa poesia voleva dimostrare che anche un fisico è in grado di vedere la bellezza nelle cose, (anche nelle più piccole: atomi, molecole ecc..) e che il poeta non è l'unico che può farlo..
Beh c'è riuscito magnificamente!