lunedì 5 gennaio 2009

Ogden Nash, prestigiatore di parole




Storia di un francobollo

In una lettera al direttore del New York Times, pubblicata nel dicembre 1969, poco più di un anno prima della sua morte, Ogden Nash si lamentava dei francobolli che non si attaccavano alle buste. Scriveva: “Le poste dovrebbero fornire un rotolo di scotch ogni cento francobolli acquistati, ma nel mio caso non se ne farà mai niente, perché bisognerebbe tornare a dove provengo: il 1902.”

Chissà che cosa avrebbe pensato o scritto quando, nel 2002, le poste americane gli hanno dedicato un francobollo nel centenario della nascita, un francobollo con retro adesivo che effettivamente si incollava alle buste. E chissà che cosa avrebbe detto o scritto sul fatto che per la prima volta nella storia, riproducendo sei delle sue poesie umoristiche più famose, un francobollo americano riportava la parola sex, nel testo in secondo piano, tre righe sotto la O. Ma chi era Ogden Nash?

La vita

Friderick Ogden Nash (1902-1971) è stato uno dei più apprezzati e imitati autori americani di versi umoristici. Nato nello stato di New York da una famiglia della media borghesia, dopo aver fatto diversi lavori e collaborato come redattore in una casa editrice, Nash pubblicò i suoi primi versi intorno al 1930 sul New Yorker, lo storico settimanale di costume, spettacolo, letteratura e umorismo. La sua prima raccolta di versi uscì nel 1931, con uno straordinario successo: sette ristampe in un solo anno e il suo autore proiettato nell’olimpo del verso umoristico. Nello stesso anno si sposò con Frances Rider Leonard, da cui avrebbe avuto due figli.

Dopo un anno di lavoro al New Yorker, Nash decise di dedicarsi completamente ai suoi versi, pubblicando nella sua vita due dozzine di raccolte di versi o di prose. In un mondo in cui la poesia non ha grandi riscontri nella pubblica opinione, Nash riuscì a diventare uno dei più quotati e popolari poeti dei suoi tempi. I suoi versi non muovono infatti solo al riso, ma alla riflessione sull’esperienza umana:

Grandpa is ashamed
A child need not to be very clever
To learn that “Later, dear” means “Never”.

Il nonno si vergogna
Non c’è bisogno che un bimbo sia molto intelligente
per imparare che “Più tardi, caro” vuol dire “Per niente”.

Lavorò anche per il palcoscenico, scrivendo i testi per diversi musical, tra i quali il successo di Broadway One touch of Venus (1943), con Kurt Weill e S. J. Perelman. Scrisse pure per il cinema: anche se poi nessuno dei progetti diventò un film, i suoi lavori furono allestiti per le scene e gli procurarono abbastanza denaro per un lungo soggiorno in Europa. Alla fine tornò sulla costa occidentale degli Stati Uniti per continuare a scrivere versi e tenere talvolta cicli di conferenze sulle due sponde dell’Atlantico. Le sue partecipazioni a trasmissioni radio negli anni ’40 e le apparizioni televisive negli anni ’50 accrebbero la sua popolarità. Suoi furono i testi di una versione del Carnevale degli Animali di Saint-Saëns pubblicata su LP alla fine degli anni ’50. Pubblicò anche dischi in cui recitava le sue poesie sugli animali accompagnato al pianoforte.

The Panther
The panther is like a leopard,
Except that it hasn't been peppered.
Should you behold a panther crouch,
Prepare to say ouch,
Better yet, if called by a panther,
Don't anther.

La pantera
Al leopardo la pantera è assimilata
tranne che lei non è stata punteggiata.
Dovessi vedere una pantera che si rannicchia
preparati a dire “Accipicchia!”
Ancor meglio, se chiamato da una pantera,
non risponder buonasera.

Premiato con l’inclusione nel 1965 nell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze, continuò a scrivere, pubblicare e far conferenze fino a poco tempo prima della morte, avvenuta il 19 maggio 1971.

Lo stile

Amabile, garbato, Nash ha investigato il lato divertente delle debolezze umane senza cinismo. Scrisse di molti argomenti, ma tutte le sue poesie esprimono il suo spirito originale e dimostrano la sua padronanza del linguaggio. Ha inventato parole e utilizzato giochi di parole, finti errori di ortografia, rime inaspettate per rendere i suoi versi divertenti e facili da ricordare. A causa del suo stile unico, molti considerano Nash come uno dei più dotati scrittori americani di versi umoristici del ventesimo secolo. Le metriche strane, le rime impossibili, lo stile un poco folle di Nash sono una delizia per i suoi lettori, anche se ne hanno limitato la fama nei paesi non anglofoni, a causa degli spesso insormontabili problemi di traduzione (ma qui trovate i miei adattamenti all'italiano).

Sebbene fosse un appassionato di Edward Lear e dei limerick, Nash aveva uno stile sicuramente irregolare. Talvolta le sue poesie contengono solo una manciata di parole, altre volte proseguono per parecchi versi, prima di concludersi in una rima arguta o talora nonsensica. In molte occasioni Nash inventa parole per fare la rima: “Farewell, farewell, you old rhinoceros, I’ll stare at something less propoceros” (“The Rhinoceros”), dove propoceros è una brillante corruzione dell’aggettivo prosterous (“assurdo”).

The Rhinoceros
The rhino is a homely beast,
For human eyes he’s not a feast.
Farewell, farewell, you old rhinoceros,
I’ll stare at something less propoceros.

Il rinoceronte
Il rinoceronte è una bestia alla mano,
non è un bel vedere per un occhio umano.
Addio, addio, vecchio rinoceronte,
fisserò qualcosa di meno inquietonte.

I temi delle composizioni di Nash sono vari quanto le sue invenzioni lessicali e stilistiche: nessun soggetto è per lui troppo banale o lontano. La sua vita e la sua famiglia borghese non gli hanno mai fatto mancare fonti d’ispirazione. Scrisse di vita coniugale, paternità, animali, diete e di qualsiasi altra cosa lo poteva interessare. Nash era un osservatore acuto della vita sociale americana e spesso sbeffeggiò i politici conservatori, bigotti o moralisti.

Sebbene la sua opera gli avesse procurato il successo presso un largo pubblico e l’agiatezza economica, egli sfidava le norme comuni della carriera di un poeta moderno. Era un inveterato sperimentatore e un artista del tutto inventivo. Dal punto di vista della sperimentazione tecnica, il suo lavoro si colloca tranquillamente tra quelli dei suoi contemporanei più riconosciuti dalla critica. Nonostante i suoi soggetti e il suo tono fossero largamente accessibili, egli fu continuamente un innovatore nella versificazione e nella dizione. Molte sue opere sono in versi liberi, alcuni consistono invece di prosa ingegnosamente rimata. Le sue rime non erano solo divertenti, ma spesso rivelatorie, giocando con le differenze possibili in inglese tra la scrittura e la pronuncia, con le sfumature etimologiche o con le caratteristiche irregolari della sua lingua, come l’inconsistenza della pronuncia o dell’ortografia:

Fleas
Adam
Had ‘em.

Le pulci
Eva
le aveva.

Complessivamente Nash appartiene alla schiera troppo poco considerata dei poeti popolari, i cui membri adottarono tecniche sperimentali, ma rifiutarono gli standard senza compromessi (e tuttavia elitari) di artisti come T. S. Eliot o Ezra Pound. La sua poesia non è mai stata poco leggibile e forse per questo ha raramente ricevuto l’appoggio dei critici accademici o dei recensori.

La sua carriera letteraria fu sui generis. Nessun altro poeta americano ebbe una vita così legata al divertimento popolare e alla celebrità mediatica. Se la vita di Nash costituisce l’eccezione alla regola della marginalità della poesia nella cultura di massa, essa dimostra anche le molte opportunità mancate dalla poesia di trovare un posto significativo nella società contemporanea.

Nessun commento:

Posta un commento