domenica 22 novembre 2009

Virginia Boldrini, o della leggerezza


Mi piace ogni tanto recarmi nei reparti per bambini delle librerie e sfogliare i libri illustrati, commentati da brevi prose, da poesiole e filastrocche: Geronimo Stlton è già per grandi. Ogni tanto ne acquisto e presto o tardi ne parlerò. Se lo faccio è forse perché ogni tanto mi fa bene abbandonare le consuete letture, forse, come dice qualcuno, perché sono un melancolico saturnino, forse perché nelle pubblicazioni per il pubblico infantile ritrovo il gusto del nonsense, del gioco con le parole, del verso costruito sul suono e non sul significato. Non a caso mi piacciono i maestri inglesi del genere, Lewis Carroll e Edward Lear, e quelli italiani, Gianni Rodari e Toti Scialoja.

Dei libri per bambini amo poi la semplicità delle storie, il mescolarsi di realtà e fantasia, la leggerezza che pervade l’insieme di immagine e parola, un po’ come accade nei limerick. Non sono il solo a coltivare queste passioni. Molti ludolinguisti, brutta parola che indica chi subisce il fascino irresistibile del gioco con le parole, scrivono e traducono poesie e filastrocche con lo stesso spirito della letteratura per l’infanzia. Recentemente mi sono imbattuto in una scrittrice che scrive proprio in questa maniera, semplice, leggera, talvolta allegramente irrispettosa della metrica. Lei afferma di sentirsi una dilettante, insicura del proprio talento, e di aver iniziato a scrivere dopo aver frequentato un corso di scrittura creativa con Paolo Albani, nostro comune conoscente e grande esperto di bizzarrie letterarie. Sì, però intanto ha già pubblicato due raccolte di limerick accompagnate dai suoi disegni, rispettivamente con postfazione dello stesso Albani e prefazione di Stefano Bartezzaghi. E, in precedenza, il lavoro collettivo frutto del corso di cui ho parlato, da lei curato, è stato recensito positivamente da un grande ludologo come Giampaolo Dossena. Sto parlando di Virginia Boldrini.

Virginia Boldrini è nata a Mirandola nel 1951 e ora vive a Udine. Ha scritto per ringraziarmi di averla citata nel mio articolo sul limerick in Italia e mi ha fatto avere, con cortesia d’altri tempi, le sue pubblicazioni e anche alcuni inediti. Non mi resta che presentare qualche saggio dei suoi componimenti, invitando il lettore a procurarsi i libri che troverà elencati.

Da Viaggio a Limerick e dintorni, Campanotto Editore, Pasian di Prato, 2006
(99 limerick illustrati, con una postfazione di Paolo Albani).

C'era un piccolo ciabattino di Portofino
Aveva pochi clienti e lavorava solo al mattino
II pomeriggio spesso se ne andava a pescare
Prendendo pochi pesci e molte scarpe da riparare
Quel gran lavoratore del ciabattino di Portofino.


C'era un veterinario davvero singolare a Voghera
Aveva come pazienti draghi unicorni e una chimera,
Quando nel suo studio entrò un pechinese
Si spaventò molto e chiuse per un mese
Quell'impressionabile veterinario di Voghera.



C'era un uomo molto anziano di Casoria
Che perdeva a poco a poco la memoria.
Un giorno dimenticò la data del compleanno
Così decise di far festa 365 giorni l'anno
Nessun uomo fu più festeggiato a Casoria.


Da Limerick, 99, Joker, Novi Ligure, 2009
(99 limerick illustrati, con una prefazione di Stefano Bartezzaghi).

C’era uno scrittore di Portiole
Che inventava molte parole.
L’ultima era “Scricione”,
utile in più di un’occasione.
Quel vulcanico inventore di parole.

C’era una poetessa di Montenotte
Che aveva ideato le filastrotte.
Poesie di otto versi
Di argomenti controversi
Conosciute solo a Montenotte.

Filastrocche inedite

Disordine

Giro in tondo nella stanza
Senza un filo di speranza.
Anche il tavolo è sommerso:
tanti libri e tempo perso.
Non c’è più il vocabolario,
introvabile anche il diario.
Troverò la mia matita?
No, anche quella è sparita.
E i miei nuovi pennarelli?
Son scomparsi pure quelli.
I colori nei tubetti?
Vedo il rosso sopra i tetti,
vedo il verde nel giardino
ed il nero nel camino.
Forse il bianco era finito,
l’azzurro, invece, è infinito.
Ecco! La gomma è sbucata
dalla frase cancellata.
Le parole le ho trovate,
sono poche, ma appropriate.
Serve un evidenziatore
O almeno un bel colore.
Ho la penna consumata,
la matita è appena spuntata
Ma in questa confusione
Non ho più l’ispirazione
Io ne avevo in abbondanza
Non di certo in questa stanza.
Finalmente ho un foglio bianco,
ma non scrivo, sono stanco.

Favola finita

Un giorno per vincere solitudine e dolore
mi sono inventata un nuovo amore.
All'inizio è stato meraviglioso
io insignificante, lui bello e famoso.
Dopo un mese lo volevo cacciare
ma il mio “principe” si ostinava a restare.
Ora le chiedo:" Cosa posso fare?"
Neppure con la fantasia si può cambiare?
Cenerentola

Disegno

Ho disegnato una collina
e una casa lassù, in cima.
Ho disegnato una finestra illuminata,
un albero pieno di luci
e una famiglia indaffarata.
Ho disegnato un camino che fuma
e una notte nuvolosa,
i primi fiocchi di neve
e una figura frettolosa.
Ma la magia che ha trasformato
un foglio di carta in paesaggio incantato
non so spiegarla,
io non l’ho disegnata.


Da Un’idea tira l’altra. Esercizi di scrittura ri-creativa. A cura di Elisabetta Pertoldi e Virginia Boldrini, Campanotto Editore, Pasian di Prato, 2004
(Giochi linguistici à contrainte).

Varianti alla Toti Scialoja

Non c’è rosa senza spine
Non c’è riso senza spuma.
Non c’è resa senza spia.
Non c’è raso senza stima.
Non c’è rissa senza sfida.

Proverbi stravolti

Al pupo! Al pupo!

Mi sono trovata con un pugno di maschi.

Ho raggiunto una veranda età.

Mia figlia è viziata, è sempre vissuta nella barbagia.

Raccontino con soggetto non umano

La giornata era proprio gelida, avevo freddo, nessuno mi prestava attenzione. Non avevo niente per coprirmi, ma nessuno si preoccupava. Poi è passata una signora, si è fermata, e mi ha preso e mi ha portato via con sé. Ha cercato un vestito per me, azzurro, e me l’ha fatto indossare. Il freddo è passato. Sono una bambola e ora vivo con lei.


6 commenti:

  1. Anch'io ogni tanto vado in libreria e compro libri per bambini, da regalare, ma anche no. E mi piacciono le figure. Il mio preferito è il Mago di Oz con le illustrazioni originali di Denslow. Citare Tenniel sarebbe banale per cui non lo faccio.
    Però anche la Boldrini, se la trovo, nel disordine mi piace il suo disegno.

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  2. Ma che brava V. Boldrini. "Disordine" davvero bella: "l’azzurro, invece, è infinito."
    .........
    poi quel foglio bianco...
    grazie Pop,
    salvo tra i tag-libri :-)
    g

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  3. Guardando i contatti su Sitemeter mi sorge un dubbio ferale: qualcuno ha inviato commenti che poi non mi sono giunti? Ci sono alcuni visitatori la cui ultima pagina su questo blog è stata quella dei commenti, eppure non ne ho ricevuti. Se è così, vi prego di contattarmi all'indirizzo info@moondance.it

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  4. A me è piaciuto molto il limerick "C'era una poetessa di Montenotte". In generale trovo che il limerick si adatti malamente alla nostra lingua, ma mi rimane la soddisfazione di chi utilizza i nomi di quei piccoli comuni che altrimenti finirebbero per essere dimenticati. Non so a quale Montenotte si riferisca Virginia Boldrini, ma mi piace pensare che si tratti di Cairo Montenotte in provincia di Savona; un posto che, quando ci passo per andare ad Albenga, mi sembra appartenere a un altro pianeta. Invece questo blog mi piace per un motivo tanto semplice quanto grande: mi dà il piacere (infantile) della scoperta. Vi sembra poco?

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  5. Buona sera, simpatici i limerick (sono anch'io scrittore di questo genere di epigrammi). Ha per caso una pagina su facebook? Saluti. Pier Luigi
    LO SBADATO
    Un tale volle andare a Francoforte
    ma indossò le calze troppo corte:
    si prese un raffreddore
    così cercò un dottore
    e cominciò a bussare a molte porte!

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  6. Salve, sono Virginia Boldrini, leggo solo ora i commenti...Mi riferivo a Cairo Montenotte; è l'unico di cui ho sentito parlare. Per gli amanti dei Limerick informo che ho pubblicato con l'editore Campanotto una raccolta di nuovi e vecchi limerick; il titolo del libro è: 'Limericcando'. Ad alcuni posso inviarlo in regalo, se veri appassionati o curiosi del genere. Segnalo anche, a chi scrive limerick, il concorso on line 'Lima la rima!' di FANTARICICLANDO; per quest'anno ormai è chiuso dal 15 settembre ma l'anno prossimo, in giugno, potete controllare se c'è una nuova edizione. Non ho una pagina facebook. Ciao

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