Ten Weary, footsore travelers,
All in a woeful plight,
Sought shelter at a wayside inn
One dark and stormy night.
”Nine rooms, no more” - the landlord said, -
Have I to offer you.
To each of you a single bed,
But the ninth must serve for two.
A din arose. The troubled host
Could only scratch his head,
For those tired men no two
Would occupy one bed.
The puzzled host was soon at ease
- He was a clever man -
And so to please his guests devised
This most ingenious plan.
In room marked A, two men were placed,
The third was lodged in B,
The fourth to C was then assigned,
The fifth retired in D.
In E the sixth he turned away,
In F the seventh man,
The eighth and ninth in G and H,
And then to A he ran,
Wherein the host as I have said,
Had laid two travelers by;
Then taking one -the tenth and last-
He lodged him safe in I.
Nine single rooms -a room for each-
Were made to serve for ten:
And this it is that puzzles me
And many wiser men.
Questo paradosso in versi, di autore anonimo, nasconde un grosso errore, che i miei lettori sapranno trovare. La poesia fu pubblicata per la prima volta in Current Literature, vol. 2, nell’aprile del 1889. Io l’ho trovata nella miscellanea Imaginary Numbers. An Anthology of Marvelous Mathematical Stories, Diversions, Poems and Musings, edita da William Frucht per John Wiley & Sons, New York, 1999. Qui di seguito la mia traduzione:
Dieci stanchi viandanti, il piede affaticato
tutti in una condizione pietosa,
riparo in un ostello hanno cercato
in una notte buia e tempestosa.
“Nove stanze, non di più. – disse l’esercente -
Altro non c’è, nessuna doppia.
In otto dormirà un uomo solamente
E la nona servirà per una coppia”.
Ci fu del malumore. L’oste turbato
si grattava pensoso il cervelletto,
ché del gruppo di dieci appena arrivato
nessuno voleva dividere il letto.
Il perplesso oste presto si rilassò
- era uomo di mente operosa –
e per risolvere il problema escogitò
la soluzione più ingegnosa.
Nella stanza A mise due persone,
il terzo fu alloggiato in B,
il quarto in C trovo sistemazione,
il quinto fu ospitato in D.
In E il sesto appoggiò la sacca,
in F mise il settimo viandante,
l’ottavo e il nono in G e H,
poi corse verso A ansimante.
L’oste, come ho già ricordato,
aveva lasciato due persone lì:
e lo alloggiò al caldo in I.
Nove camere singole, una per viandante,
per dieci fecero da pensione:
io ciò lo trovo sconcertante
e con me tante sagge persone.
Suggerimento:
(If we reflect on what he's done,
We'll see we're not insane.
Two men in A he's counted one,
Not once but once again...)
e il decimo?
RispondiEliminaAiuto, non so contare fino a 10!
RispondiEliminaahah...
RispondiEliminasono nove sono nove! :-):-) i viandanti (e le stanze)
simpa! :-)
g
Wherein the host as I have said,
RispondiEliminaHad laid two travelers by;
Then taking one -the tenth and last-
He lodged him safe in I.
L’oste, come ho già ricordato,
aveva lasciato due persone lì:
ne prese uno, il decimo arrivato,
e lo alloggiò al caldo in I.
Popinga scusa, ma tu hai messo i due punti, mentre invece c'è il punto e virgola. E' un'altra frase. Then taking one = poi prende uno, non NE prende uno = il decimo eccetera o lo mette in I.
Sono 10 viandanti in 9 stanze, secondo me. Sei tu che ci prendi in giro, ecco.
Non ho capito niente, vero?
B
Al "povero" Berlusconi correggono persino gli aggettivi, a me anche i punti e virgola! B.: la traduzione in rima non poteva essere letterale. ;)
RispondiEliminaMaestro Popinga i punti e virgola e i due punti sono importanti, secondo me. L'ho rimarcato anche nel mio intervento su Scacciamennule; a proposito siete tutti invitati.
RispondiElimina[non capisco perché attori, scrittori & affini vanno in TV a farsi pubblicità ed è tutto OK e io non potrei fare lo stessissimo?]
Io sono con l'anonimo B.
Cioè io volevo dire che il trucco sta nel farci tornare indietro alla stanza A, dove sappiamo che ci sono 2 viandanti, ma qui nessuno lo nega. E dopo c'è il punto e virgola. Con THEN ci va la -ing form che si traduce senza il NE. Oppure avete capito tutti tranne me eh? E' un gioco fatto apposta perchè è ovvio? Comunque sia è bello ecco, anche se magari non ci ho capito un fico secco.
RispondiEliminaB
Quoto, Peppe!
RispondiEliminaE il decimo?
Il povero decimo viandante non è mai stato considerato (sarà rimasto fuori al freddo al gelo?), mentre il primo è stato contato due volte (Not once but once again...)
RispondiEliminaB. e Juhan: se il problema è il "ne", lo tolgo. Rimango comunque della mia idea sulla libertà della traduzione (o, meglio, dell'adattamento).
Juhan: quando Vittorio Adorni conduceva una trasmissione televisiva divenne campione mondiale di ciclismo. Puoi fare l'esperto di informatica, farti pubblicità, quello che va OT, quello che vuoi.
Thanks, tulpoeid. Maybe I'll write a few posts in (bad) English.
RispondiEliminaWow! Popinga international!
RispondiEliminaPiù o meno come l'Inter. A proposito Mario resta!
Pop m'era sfuggito il tuo commento alle mie poliedriche (atz, come mi vengono, chissà se ha senso, il correttore automatico me la passa buona, cmq) attività. Poi ci penso su, per adesso se Vittorio dev'essere è già qualcosa che non hai tirato in ballo Feltri, o Betulla.
RispondiEliminaNooo! Volevo una squadra di soli stranieri!
RispondiEliminaProbabilmente l'hai già letto, comunque ti segnalo l'ultimo post di peppe su Rangle.
RispondiEliminaCiao
LPN
Che bello, Popinga! Probabilmente sono fuori tempo massimo (noto che il post era di mercoledì), ma ti propongo lo stesso la (anzi, le) mie soluzioni, se posso.
RispondiElimina1. Soluzione classica
Così acuto e intelligente l'oste non era,
- forse aveva esagerato con Barbera -
perchè in quella sfortunata circostanza
il decimo rimase senza stanza.
"E' perchè tu non mi hai neanche nominato
mentre due volte il primo hai ricontato!"
Così l'oste andò a riprender tutti quanti
dalle stanze i poveri viandanti,
e disse "No, adesso riproviamo:
il sistemarvi tutti io già bramo!"
Ma in ogni modo provasse, ecco che
uno finiva a dormire sul palquet
senza poter dormire in una stanza,
perchè le camere non erano abbastanza.
E provando a permutare la decina
spuntò l'alba, e arrivò la mattina.
Non trovarono una soluzione appetibile,
perchè il problema, così posto, è impossibile;
l'oste ci provò finche ammattì:
prova e riprova, vedrai che è ancora lì.
2. Soluzione pragmatica
RispondiEliminaNel gruppo dei dieci c'era un pellegrino,
che era anche una frate cappuccino,
e una giovane suora, acuta ed erudita
che fra i libri passava la sua vita.
Questi spiegarono all'oste il grave sbaglio
di non aver contato il dieci (e il suo bagaglio).
"Dieci uomini in nove camere non stanno,
e il tuo ragionamento è stato un po' un inganno.
Chiedi scusa per questo grave errore:
così vogliono le leggi del Signore".
Ma poi, lanciato all'oste l'anatema
si prodigarono a risolvere il problema.
"Stiamo noi insieme in una stanza
perchè avendo degli istinti padronanza
risolveremo il problema complicato
senza che altri commettano peccato."
Questo disse la suora al frate,
che trovò le parole ponderate.
Così i viandanti poterono dormire
e l'oste della cosa potè gioire,
perchè aveva sistemato ogni pellegrino -
che erano già undici, al mattino.
3. Soluzione enigmistica
RispondiEliminaPerchè questo inghippo alfin risolto sia
devo dirvi su codesta compagnia
chè fra i viandanti, incluso nella lista,
era presente anche un enigmista.
Costui propose la sua soluzione
per risolver la brutta situazione:
"Mettete la "V" nella prima, la "I" nella seconda,
la "A" alla terza stanza corrisponda",
poi la "N" e la "D" ad altre due connette,
una "A" e una "N" van nella sei e sette
Dopo che mise la "T" nell'ottava
la "I" nella nona camera piazzava.
"Ecco che tutte i posti sono occupati
e i VIANDANTI sono tutti sistemati!"
Disse l'enigmista, sorridendo,
mentre tutti trasalivano, ciò udendo.
"Oppure, ecco una seconda soluzione:
è proprio una sciarada, dannazione!
I viandanti si chiamano così
perche son tutti andanti, e sono VI.
Son quindi sei, in numeri romani
e per dormire ci bastano sei vani!"
Ci fu un momento di imbarazzo
e tutti lo guardaron come un pazzo;
poi, dopo qualche frase di circostanza
lasciaron lui privato della stanza.
Ma lui non ne fece certo drammi,
passò la notte a risolvere anagrammi,
e più del disagio per qualla situazione,
valse la gioia per la sua soluzione.
Sappiate che così andarono i fatti:
gli enigmisti, si sa, son tutti matti.
Gavagai, sei persino più folle di me! E genio e follia si accompagnano, come suore e frati in una stanza. :-))
RispondiEliminaGavagai! Dovrebbe esserci un premi per il miglior commento dell'anno. E per il secondo miglior commento dell'anno. E per il terzo. E per la tripla.
RispondiEliminaMa mi sorge un dubbio etico-teologico: per frate+suora siamo proprio sicuri-sicuri? Non sarebbe meglio chiedere a mons. Fisichella?
Grazie Popinga, grazie Juhan! :)
RispondiEliminaSul dubbio etico-teologico: sarò cattiva, ma con tutti i problemi che ha la Chiesa di questi tempi sono stata fin troppo buona a non far entrare il frate nella camera di qualche minorenne... Vedrai che mons.Fisichella sarebbe d'accordo con me!
Stupendo, Gavagai! Grazi a nome di tutti
RispondiEliminaLPN
Che bellissime queste cose di Gavagai!!! Ma che belle! Me le ero perse, meno male che le ho trovate adesso.
RispondiEliminaE poi volevo dire a LPN che sì, B sono io. Scusa Popinga, ma non sapevo dove dirglielo.
B