martedì 17 marzo 2009

Come rovinarsi la reputazione: il limerick piccante





Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze, licenze poetiche.
(Aldo Palazzeschi)

Con i limerick di Edward Lear, pubblicati tra il 1846 (A book of nonsense) e il 1871 (More Nonsense, Pictures, Rhymes, Botany, etc.), fu fissato un modello abbastanza rigido (si è parlato di creazione di uno stereotipo) ed ebbe un successo inaspettato una forma letteraria radicata nella tradizione orale inglese. Il successo dei versi di Lear si innesta tuttavia su una parallela e probabilmente antecedente produzione giocosa, molto più indecente, dei versi da pub, che ha spinto artisti, scrittori e altri giocatori a parodiare e a misurarsi con questa forma poetica. Alla fine dell’Ottocento fu persino teorizzata, in reazione al perbenismo vittoriano, la superiorità del limerick licenzioso su quello nonsensical. Tra i più convinti sostenitori di tale tesi era il poeta Algernon C. Swinburne (1837-1909):

There was an Old Man of Cape Horn
Who wished he had never been born...
...Nor would he have been
If his father had seen
That the end of the rubber was torn.

Ecco il mio adattamento (sono tutti miei se non diversamente indicato):

C’era un vecchio di San Miniato
che rimpiangeva di essere nato…
…e non avrebbe avuto torto
se suo padre si fosse accorto
che il preservativo era bucato.

I limerick meno innocenti (e perciò meno nonsensici) sono ancora oggi da molti considerati i migliori, come affermato in modo quasi programmatico da Vyvyan Holland:

The limerick packs laughs anatomical
Into space that is quite economical.
But the good ones I've seen
So seldom are clean
And the clean ones so seldom are comical.


I limerick ridono di temi anatomici
In spazi che sono molto economici.
Ma i migliori rimasti
Raramente son casti
E i più casti raramente son comici.

Creare nuovi limerick è un popolare drinking game tra i marinai di lingua inglese. Ecco uno degli esempi più famosi di limerick da pub:

On the breast of a barmaid named Gail,
Were tattoo'd the prices of ale.
And on her behind,
for the sake of the blind,
was the same, but written in Braille.


Tatuati sulle tette di Emma, la barista,
c’erano i prezzi delle birre in bella vista.
E sulle chiappe sporgenti,
ad uso dei non vedenti,
era scritta in Braille la stessa lista.

Sono diventati famosi i limerick salaci composti dall’eccentrico scrittore inglese Norman Douglas, che nel 1928 pubblicò la raccolta Some Limericks, con un finto apparato critico in cui si faceva gioco degli ambienti accademici. L’opera, distribuita privatamente agli amici, fu da lui stesso definita "estremamente oscena e blasfema oltre ogni misura, una delle più indecenti in lingua inglese". Il libro, con il titolo Certi limerick, tradotto e curato da Benito Iezzi, è stato pubblicato a Napoli nel 1990 dall'Alessandra Carola Editrice, con testo inglese a fronte e una nota introduttiva di Aldo Busi. A seguire un esempio dei limerick di Douglas.

There was a young fellow named Skinner
Who took a young lady to dinner;
At half past nine
They sat down to dine,
And by quarter to ten it was in her.
[What, dinner? No, Skinner! ]


C’era un giovanotto chiamato Massena
che portò una giovane signora a cena;
Alle nove e trenta
era pronta la polenta,
a un quarto alle dieci lei era piena.
[Della cena? No, di Massena!]

La bibbia degli appassionati del limerick indecente comparve però nei bigotti anni ’50, quando in due riprese, tra il 1955 e il 1956, il poeta Christopher Logue, con lo pseudonimo di Count Palmiro Vicarion, compilò una raccolta di 272 rime pornografiche. Il Count Palmiro Vicarion’s Grand Grimoire of Bawdy Ballads and Limericks viene tuttora pubblicato dalla Olympia Press, con un grande successo, come dicono le note di copertina, “nei pub, nei boudoir e dovunque si giochi a rugby”. Nobili e ministri del culto sono le categorie che più di frequente sono tra i protagonisti di queste storielle pornografiche in rima, ma tutte le categorie umane vi sono rappresentate, in ogni tipo di rapporto carnale, naturale oppure no. Eccone uno tra i più casti (sic), con l’adattamento dell’artista e poeta oplepiano Giorgio Weiss, anch'egli autore di limerick:

There was a young plumber named Lee,
Who was plumbing his girl by the sea.
"Oh Please! Stop your plumbing!
There is somebody coming!"
Said the plumber, still plumbing, "It's me.”


C'era un giovin idraulico di Harare,
che pompava una tizia in riva al mare.
«Ferma quel che stai facendo:
c'è qualcun che sta venendo!»
«Son io!» disse pompando l’idraulico di Harare.

Anche in Italia esistono molti estimatori del limerick erotico. L’insospettabile Umberto Eco, ne Il secondo diario minimo riporta un finto limerick di Palmiro Vicarion, che attribuisce alla penna di Guido Almansi:

There were three old Owls of Cochoers
screwing a girl onto a big chest of drawers.
But the maid was the Daughter
of a Doctor, and their Mother
cried “Come back, lousy old Owls of Cochoers”.


Si tratta di un chiaro e giocoso riferimento alla canzoncina delle Tre civette sul comò. Ho provato a ritradurlo in italiano:

C’erano tre vecchie civette a Zerbolò
che trombavano una ragazza su un gran comò.
Ma lei era la figlia
di un dottore, e in famiglia
si gridò: “Via di lì, laide civette di Zerbolò”.

Di tono decisamente licenzioso sono le «limèriche» contenute nel libro di un certo Sergio Sesto Serpillo (in realtà Pier Francesco Paolini, scrittore, anglista e traduttore), dal titolo Che Dio la benedica! (Valentano, Scipioni, 2001), introdotto da un saggio di Giorgio Weiss. Eccone un esempio serpilliano:

C'era un Ottuagenario in quel di Trento
che scopava soltanto a lume spento.
all'amante un po' offesa
spiegava, a sua difesa:
"Perché la terza, sai, la faccio a stento."

Sempre in ambito colto, segnalo che il testo dell’enigmista, giornalista, scrittore e ludologo Giampaolo Dossena Luoghi letterari. Paesaggi, opere e personaggi (Edizioni Sylvestre Bonnard, Milano, 2003), opera erudita e ricca di aneddoti letterari, attenta anche agli autori “minori”, si apre, nel primo luogo visitato, cioè Abano Terme (Padova), con un questo limerick, datato 1955 e successivamente attribuito a Sergio Morando (che negli anni 70 dalle pagine di Linus aveva contribuito al successo del limerick italiano):

C'era un vecchio goloso di Abano
le cui figlie coi Turchi folleggiavano
inventando sempre nuove tecniche erotiche
però mangiando unicamente cotiche:
il che stupiva quel vecchio di Abano.

Tra i cultori italiani, un noto esperto di informatica e comunicazione ha scritto un limerick assai pornografico, vero capolavoro del genere, in cui prende di mira l’amica di Nonna Speranza della poesia di Guido Gozzano. Non me la sento di riprodurlo, ma gli appassionati sapranno trovarlo in rete.

Concludo la rassegna con due mie scelleratezze:

Un’introversa ragazza di Belluno
non voleva amici, proprio nessuno.
Le sere nella Stube
rovistava nel suo pube,
contando tutti i peli uno a uno.

Il cacio di Bra,
che vera bontà!
Che piacere
due pere
col wonder Bra!

12 commenti:

  1. stai male!
    yop

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  2. Come volevasi dimostrare: una reputazione rovinata. E sì che al giudizio di Yop ci tenevo... Sigh, sob, ecc.

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  3. ma no. Mancata una faccina...
    era così:
    stai male! :D

    è un mondo difficile...
    ciao
    yop

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  4. Grazie, Yop. I tuoi commenti in altro blog sull'uso alternativo delle carote erano comunque per me un segno di speranza. ;-)

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  5. con licenza mi permetto di infierire sul legume

    LA CAROTA

    arancione dritta e dura
    si considera verdura
    casalinga la misura
    la misura ventitré
    e poi scatta
    la censura
    e si sa pure il
    perché.

    yop (che vergogna... :) )

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  6. Proprio oggi Micromega pubblica l'addio in versi del poeta Valerio Magrelli dal PD:

    Una poesia da congedo

    Lineamenti di topologia politica: Sartor Resartus. Indovinello (11, 8)

    Un bel paio di guanti, ma fallati (o fatati?):
    quello sinistro tende a rovesciarsi,
    col dentro che va in fuori.
    L'altro no.
    E alla fine si resta con due destre.

    [Soluzione: bipolarismo italiano]

    Con tutto il rispetto, ma a me certa politica bipolare fa venire in mente piuttosto un limerick piccante che scrissi qualche mese fa:

    Un giovane talento di origine Argentina
    Aveva una qualità invero sopraffina:
    il suo maschile vanto
    lo rivoltava come un guanto,
    potendolo usare anche da vagina.

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  7. Ben trovato.
    Qua mi sento a casa.

    Giancarlo Tramutoli

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  8. Anch'io ho sempre sostenuto "la superiorità del limerick licenzioso su quello nonsensical".
    (figurarsi)
    Veramente divertente! "Il cacio di Bra", poi è veramente sottile... una squisitezza!

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  9. Pop & Co.,

    mi aiutate a ritrovare un limerick semidimenticato? Credo da Wutki/Morando/Linus... ma non sono sicuro.

    Faceva più o meno così:

    Due marinai di Trenton on Maine
    andavan per mare in bottiglia di Klein
    ... ?
    ... ? (qui diceva che il mare nella bottiglia era ascoso)
    Quei marinai di Trenton on Maine

    Non è licenzioso, ma penso che apprezzerete lo sforzo di navigare in una bottiglia di Klein :-)

    Marco

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  10. Io ho trovato questa quartina sul blog di Popinga. Non so se è ciò che cerchi.

    Three jolly sailors from Blaydon-on-Tyne
    They went to sea in a bottle by Klein.
    Since the sea was entirely inside the hull
    The scenery seen was exceedingly dull.

    Tre allegri marinai di Blaydon-on-Tyne
    andavano per mare in una bottiglia di Klein.
    Finché tutto il mare non entro nell’imbarcazione
    lo spettacolo non regalava alcuna emozione.

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  11. There was a young chap of Bombay
    who discovered to be fully a gay.
    Said his friends: "A preposterous shame!"
    He replied: "It's a matter of frame".
    That seraphic young chap of Bombay.

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