Ne Il secondo diario minimo (Milano, Bompiani, 1992), Umberto Eco affronta in un saggio scherzoso le origini della filastrocca Tre civette sul comò, della quale trova tracce persino in Inghilterra in un limerick che Guido Almansi attribuisce al poeta pornografico Count Palmiro Vicarion (e fortuna che il primo nome è scritto con una “o”):
There were three old Owls of Cochoers
There were three old Owls of Cochoers
Screwing a girl onto a big chest of drawers.
But the maid was the Daughter
Of a Doctor, and their Mother
Cried “Come back, lousy old Owls of Cochoers”.
Ho provato ad adattare in italiano la poesiola, che, stranamente, assomiglia molto alla nostra filastrocca:
Le tre civette di Zerbolò
C’erano tre vecchie civette a Zerbolò
che trombavano una ragazza su un gran comò.
Ma lei era la figlia
di un dottore, e in famiglia
si gridò: “Via di lì, laide civette di Zerbolò”.
Commento "a latere" sulla traduzione delle filastrocche. Ricordate il film "Qualcuno volò sul nido del cuculo"?; oggettivamente un titolo del tutto privo di senso. Solo in seguito ho conosciuto una famosa filastrocca (forse meglio dire una "conta") che recita più o meno: "One flew east; one flue west; one flew on the kookoo's nest". Una traduzione meno letterale ,ma più corretta avrebbe potuto essere proprio "tre civette sul comò"
RispondiEliminaE' una delle infinite nursery rhyme:
RispondiEliminaVintery, mintery, cutery, corn,
Apple seed and apple thorn,
Wire, briar, limber lock
Three geese in a flock
One flew East
One flew West
And one flew over the cuckoo's nest.
Nico
Giusto, Enrico. Però forse si sarebbe perso un po' di senso, perchè tutto sommato un po' di senso nel titolo (e nel rhyme) c'è: il cuculo depone le uova nei nidi degli altri uccelli, e li lascia covare ai padroni dei nidi (tra l'altro, le uova del cuculo si schiudono prima, e la prima cosa che fa il neonato cuculo è buttare fuori dal nido le uova legittime, per evitare la concorrenza alimentare dei fratellastri). E il punto è allora che "il nido del cuculo" non esiste, è un non-luogo... come è un non-luogo la pazzia, che era la protagonista del film.
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