martedì 29 settembre 2009

Tre acrostici matematici


Uno dei giochi con le parole più famosi è l’acrostico. Si tratta di un componimento poetico in cui le lettere iniziali delle prime parole dei singoli versi, lette nell’ordine dall’alto verso il basso, formano una parola o una frase, di solito attinente al tema della poesia. Non va confuso con l’acronimo, che invece è formato dalle iniziali di parole che vengono saldate per formare un nome. Di origini antichissime, l’acrostico fu coltivato nella poesia medievale, sacra e profana. Guido d’Arezzo (990-1050) ricavò il nome delle note musicali da un acrostico di un canto in onore di San Giovanni (in seguito la UT è stata modificata in DO):

UT quaeant laxis
REsonare fibris
MIra gestorum
FAmuli tuorum
SOLve polluti
LAbii reatum
Sancte Johannes.

Acrostici sono presenti nella Divina Commedia di Dante Alighieri (Purg. 12.25-63 e Par. 19.115-141), ma raggiungono il loro trionfo con l’Amorosa visione del Boccaccio: le iniziali del primo verso di ogni terzina formano tante parole che, scritte ordinatamente, formano tre poesie per un totale di 58 versi.

La tradizione dell’acrostico è continuata fino ad oggi. Giovanni Pascoli ha dedicato acrostici alle sorelle, Eugenio Montale ha celato il nome di un’amica nelle iniziali dei versi di Da un lago svizzero, Edoardo Sanguineti ha scritto poesie il cui acrostico rende il nome del destinatario o parole-chiave. Se il nome (o il nome e cognome) che si vuol comporre è formato da 14 lettere, è possibile costruire sonetti acrostici, come hanno fatto il Boiardo e lo stesso Sanguineti (in onore dell’oulipiano Jacques Roubaud). Lewis Carroll dedicò un acrostico di sette terzine (21 versi) alla sua ispiratrice, Alice Pleasance Liddell (21 lettere).

Io (e non sono il primo) ho scritto acrostici dedicati a tre grandi matematici. Il senso delle poesie si riferisce ad aspetti della loro opera o della loro vita, le iniziali dei versi indicano il cognome.


Sul bordo della pagina

Fai come me.
Esita, rifletti.
Raramente la pazienza
Mente al paziente.
Attendi che Wiles
Ti tragga d’impiccio.


In cerca di struttura

Ridi! Ancora manca,
In questa dimensione
Essenzialmente umana,
Modo per catturarti.
Abbiamo usato
Nasse di tutto l’alfabeto:
Non serve neppure la Zeta.


Buccia di banana

Già, la verità è all’inizio,
Ontologico Dio,
E non alla fine
Del ragionamento.
Eppure, indecidibile,
Lascia che ti consumi.

10 commenti:

  1. a proposito, ma mi è giunta notizia che il famoso teorema di fermat era stato risolto, ti risulta? che ne dici di un bel post per illuminare i tuoi lettori più ignoranti?

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  2. Complimenti,
    bellissimi i tuoi acrostici, Pop!
    sei troppo bravo!
    g

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  3. Pop
    mi unisco pedissequamente ai complimenti. Sei molto bravo! (Troppo bravo ;) Avrei voluto scrivere un acrostico col nome di Wiles ma c'ho la vena secca. Idem con le constraint...perciò incassati i complimenti dei comuni mortali e goditeli lassù nell'olimpo letterario.
    :)bye

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  4. Passo di qui per ricordare che si avvicina il 18.mo Carnevale della Matematica. Ecco il link del primo annuncio:

    http://sciencebackstage.blogosfere.it/2009/10/carnevale-della-matematica-primo-annuncio.html

    Saluti a tutti,
    Gianluigi!

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  5. Giovanna e Paopasc: grazie, i complimenti sono sempre un buon combustibile per i giorni successivi.

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  6. A proposito dei "tuoi lettori più ignoranti", eccomi qui... e ogni volta che torno mi sento sempre più piccolo =)
    Rf

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  7. Puah! Una volta mio cugino ha preso un acrostico grosso così, ma nessuno gli ha fatto tutti questi complimenti...
    Ciao Popinga, da oggi in poi non commenterò più come "anonimo".

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  8. Molto belli, Pop! Sei bravo. L'acrostico è una forma di componimento poetico antico che apprezzo molto.

    Te ne lascio uno che ho dedicato a Riemann. Lo sai che mi piace, anche se indegnamente, comporre...

    Ricerca
    Intimamente ciò che è
    Essenziale a te stesso.
    Mai devi cedere
    Alla lusinga del successo.
    Non tradire l'Uomo.
    Nulla è di ciò meno onesto.

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  9. Se può interessare ho scritto un piccolo racconto.
    Questo il titolo:

    Racconterò un racconto

    Questo l'indice:

    Racconterò un racconto
    A quale racconto racconterò tutto questo?
    Come?
    Chi sarà il protagonista?
    Ove? Dove sarà collocato questo racconto?
    Non so neppure quando
    Tra l'altro perché faccio tutto questo?
    Orsù veniamo a questo desiato racconto

    http://danieleleone.altervista.org/old/racconto/r1r.htm
    http://danieleleone.altervista.org/category/raccontero-un-racconto/

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  10. Mi è piaciuto soprattutto il primo. Poi ne approfitto e chiedo lumi: la versione del quadrato magico SATOR che hai pubblicato non l'avevo mai vista. Di quale iscrizione archeologica si tratta?

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