Un bel limerick di anonimo americano come commento alle recenti elezioni amministrative.
A funeral limerick
Here we are for your final farewell
For your journey to Heaven or Hell
But we won’t keep you long
Just a prayer and a song
‘Cos we think you’re beginning to smell.
Non lo traduco apposta, così i leghisti devono farselo spiegare.
Popinga, sei troppo buono, io credo che la coordinata italiana vada collocata ancora più a sinistra e in basso. Più o meno QUI ( . ), dove si trova questo commento.
RispondiEliminaIo avrei messo una gif animata con il quadratino nero che oscilla su e giù a sinistra (ogni tanto in basso a destra). I leghisti sapranno usare il traduttore di Google? Io, intanto, vado a Caracas.
RispondiEliminaCi riprovo:
RispondiEliminaQUI ( . )
Ecco, ora dovrebbe andare...
Mmm, sai non sono tanto d'accordo. Secondo me gli italiani sono nel quadrante in basso a destra.
RispondiEliminaTensiun! che viene Cota con la ronda. pota!
RispondiEliminaOra non so più che lingua usare, la Padagna Ovest diventa una colonia della Lumbardia e io sono scarso en milanèis.
Profeta: io aspetteri ancora un po' a mettere il puntino.
RispondiEliminaPeppe e Fabristol: secondo me si ritengono furbi (quarto quadrante), ma in realtà si martellano le palle (terzo).
Juhan, è sufficiente un leggero accento della Provincia Granda.
RispondiEliminaRicordo bene quel grafico, lo vidi da Augias in una puntata in cui era ospite un professore di cognome, se non ricordo male, Cipolla (forse di nome fa addirittura Carlo).
RispondiEliminaIo ricado nel secondo quadrante.
Saluti.
Rileggendo: Pop ma davvero pensi che qualche legista capiti da queste parti? Per leggere? Dai sarebbe il colmo e lo caccerebbero, quell'intellettuale. Pota
RispondiEliminaColapesce: il grafico è di Carlo Maria Cipolla, compianto storico dell'economia che pubblicò il libretto di facezie intelligenti Allegro ma non troppo, il Mulino, 1988, con due imperdibili "studi": Il ruolo delle spezie (e del pepe in particolare) nello sviluppo economico del Medioevo e Le leggi fondamentali della stupidità umana. Da questo testo traggo la frase (pag. 66) "All'interno del sistema democratico, le elezioni generali sono uno strumento di grande efficacia per assicurare il mantenimento stabile della frazione sigma [gli stupidi, NdR] tra i potenti".
RispondiEliminaAllora quello che vidi da Augias era uno che parlava del libro scritto da Carlo Cipolla. Ero certo del nome dell'autore, perché avevo pure preso l'appunto, ed ero convinto che l'ospite ne fosse l'autore, perché da Augias, in genere, gli ospiti parlano dei loro libri.
RispondiEliminaCiao!
Molto interessante il grafico; mi ha dato da pensare, soprattutto per quanto riguarda il presidente eletto nella mia regione.
RispondiEliminaInfatti penso che sarebbe molto interessante sovrapporre il grafico della stupidità a quello della COTAngente. Così, per tutti gli y<COTAn(x), avremmo la porzione di piano (ovvero il profilo) di tutti coloro che hanno votato COTA: la totalità degli stupidi, buona parte dei banditi, e una porzione minima degli sprovveduti...
(Peccato che per gli altri nomi non sia così facile trovare una funzione adatta... Che grafico potrà mai avere la Polverini(x)?) :D
Gavagai
Mi chiamo Cotica,
RispondiEliminafaccio politica,
ma per stravincere
e per convincere
il nome ho abbreviato
del mio casato.
Ora son Cota
per chi mi vota.
Mi chiamo Cotica:
la gente zotica
sente il mio nome,
e all'elezione,
pensa ai fagioli
ed al maiale
(o a Calderoli:
che tanto è uguale).
Quindi, mi vota
perchè son Cota.
Gusta il mio nome
ed ecco come
il nome "incrocia":
di certo associa
questa parola
alla cassoela.
Quindi, mi vota
perchè son Cota:
che gente idiota!
Colapesce: il mio ruolo istituzionale di blogger mi costringe ad essere pedante.
RispondiEliminaJuhan: nella mia vita precedente ho scritto cose apprezzate dai leghisti (sui Celti, contro certo romanocentrismo nello studio della nostra storia antica, non c'era nulla di politico, ma tant'è): potrebbe succedere che qual ch'uno soto le Alpi podesse capitare cuà.
Gavagai: C. M. Cipolla dice che la percentuale degli stupidi costituzionali è costante. Quando vincono loro è perché aree di intelligenza si spostano nei quadranti dei banditi e degli sprovveduti.
Anonimo poeta: l'uso di certe metafore mi fa sospettare tue radici piemontesi, o meglio alessandrine.
RispondiEliminaOrigini alessandrine? Bhè, quasi. Vengo dalla provincia piemontese in cui la Lega ha avuto la percentuale maggiore, e non è certo cosa di cui andare fieri. E, facendo da scrutatore in un seggio di questa provincia, ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare...
RispondiEliminaHo visto gente crocettare tre diversi partiti sulla stessa scheda; ho visto gente votare per Bossi e Berlusconi, anche se non erano in lista; ho visto gente così amante della par condicio da mettere una croce sia sul simbolo del PD che su quello del PdL; ho visto gente votare per Chota (sì, con l'acca); ho visto gente che, indecisa se votare la lega padana o la lega nord, per sicurezza, li ha crocettati tutti e due; ho visto gente votare per Cotta (perchè una sola "t" sembrava troppo poco); ho visto gente che non è riuscita a trovare il simbolo, ma se l'è cavata scrivendo "voto lega" sulla scheda...
Per questo il grafico è sbagliato: gli stupidi non sono un quadrante: sono legione. Ahinoi.
Anch'io ero ai seggi. Ho visto tante cose orribili, ma una troppo carina:
RispondiEliminaScrutatrice: "Mi può lasciare il cellulare?"
Elettore: "Beh, 334 62..."
Giuro che è vera.
Plaudo all'anonimo poeta scrutatore (parente di Calvino?)
RispondiEliminaPopinga dovresti, visto che il tuo blog cresce a ritmi da lega padagna, istituire il premio "commento del mese" e questo mese che finisce proprio oggi dare il suddetto premio all'anonimo in oggetto. OK, ci sono altri commentatori che lo meriterebbero.
Cèrèa da la Padagna Ovest.
Interessante grafico.
RispondiEliminaAnch'io penso italiani abbastanza 4° quadrante ma non furbi, proprio banditi! O quantomeno oscillano 3°/4° ...
g
La maggior parte dei votanti è nel 3º quadrante, ma decisamente i politici (QUASI TUTTI) sono nel 4º, quello dei banditi.
RispondiEliminaIo temo di essere in quello degli sprovveduti.
LPN
LPN: anch'io. :(
RispondiEliminaUno sprovveduto sognatore organizza una gita e dice agli amici. "Non vi preoccupate per la caparra, la anticipo io". Poi la gita è tanto bella e tutti si divertono e mettono la loro parte e lui si sente tanto intelligente. Poi però l'organizzatore sprovveduto si accorge di aver ricevuto troppi soldi dagli amici e decide di fare il furbo e di tenersi la cresta. Di ritorno dalla bella gita, ma molto dopo, allo sprovveduto, (che poi si era sentito troppo intelligente e che così si era spinto a fare il furbo), arriva una multa per eccesso di velocità e una segnalazione di errore nel versamento del saldo all'agenzia di viaggi: tutti dovranno integrare la cifra iniziale e gli danno clamorosamente dello stupido e non sono più suoi amici.
RispondiEliminaQuesto per dire che non vale sentirsi sprovveduti per salvarsi, perchè alla fine lo sprovveduto è sempre lo stesso che diventa stupido. Per questo non ce ne siamo accorti, che Grillo andava NON cliccato. Secondo me. Scusa Popinga se ho fatto il giro dell'Oca del tuo schemino, ma io so fare solo quello. E Grillo io proprio non l'ho mai potuto sopportare. Ecco.
B
B.: quanto hai ragione su Grillo! Non amo i predicatori e il qualunquismo antisistema alimentato da scarsa informazione. Ad esempio: come è stato prodotto l'idrogeno che alimenta il bel pulmino che faceva vedere nei suoi comizi a pagamento? Con gli idrocarburi (il metodo tuttora più conveniente su grande scala)!
RispondiEliminaSai Popinga, i Predicatori si somigliano tutti. Alcuni utilizzano un linguaggio suadente di rimandi e carezze, la maggior parte urla improperi pensando di essere moderno, mentre invece è soltanto un banale maleducato qualsiasi. La provocazione vera bisogna saperla fare e soprattutto saperla cogliere. Io ci sono rimasta tanto male per Bergonzoni, che una volta mi piaceva tanto e che era giovanissimo e andavamo ad ascoltarlo nei paesini che lo conoscevamo in 2 o 3 al massimo, quando non era ancora quell'affabulatore famoso che sarebbe diventato in seguito. Adesso sta su un palco anche lui a urlare i loro vaff... alla piazza, una piazza piena di storia di civiltà e di democrazia. Che bella che era la mia Bologna, una volta... Le persone che urlano per sovrastare le idee altrui hanno solo suoni gutturali e nessun sinonimo. Adesso all'Alma Mater ci saranno ben 2 personaggi "giovani", che anche questo non ho mai capito come potesse di per sè costituire un vanto. Mica voto uno perchè è giovane io, e tu? E quello del Piemonte è di una bruttura unica: sembra la versione maschile delle femministe della prima ora, sai quelle degli anni '70: tutte sciatte e racchie e senza lingerie carina. E sostiene delle cose insostenibili, altro che eco-sostenibili! E poi io me lo ricordo bene sai Grillo, quando scorazzava per Ferrara e dintorni con la Porsche, io me lo ricordo bene, ma non è per quello che non lo sopporto. Io non lo sopporto perchè è cattivo, e un cattivo non può fare l'idealista. Un cattivo furbo può governare, un cattivo coglione può solo fare dei gran danni, ma tanti. Io penso così. Un cattivo coglione non trova posto nel tuo schemino, che è uno schemino idealista. Un cattivo coglione è la quinta parte del grafico, ciò che siamo riusciti a costruire: un residuato bellico di una guerra che non c'è stata, un invidioso arrabbiato e cattivo, la parte deteriore della sinistra di una volta, la parte polemica stupida. Grillo non era una di quelli che friggeva il gnocco fritto alle feste dell'Unità agratis sai, uno di quelli che ci credeva. Grillo non ha mai creduto a niente, tranne che a se stesso. Ne conosciamo un altro, vero? Ce n'è già un altro che ci vuole convincere che ci dobbiamo fidare perchè lui crede molto in se stesso. Beato lui. Beati loro. Poveri noi, poveri tutti, però. Io non sopporto nemmeno Di Pietro, che è il terzo: l'uomo sbagliato al posto sbagliato che si crede l'uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Avrei finito. Ecco. Che io non è che parlo spesso di queste cose, però certe volte a uno gli viene anche da piangere, vero?
RispondiEliminaB
Sarà anche "cotica",
RispondiEliminama qui si rosica!
Andiamo, rassegnatevi. :)
Potrete anche censurare la mia risposta, ma la realtà è questa: Cota ha vinto con il voto del popolo!
Buon travaso di bile a tutti i lettori di questo blog (molto più bello quando non si interessa di politica).
Firmato: un leghista soddisfatto e - vi suonerà strano - non illetterato.
Standing ovation per B.
RispondiEliminaIntanto però io mi devo tenere Cota per 5 anni....
B.: "Grande è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente". C'è di peggio nel mondo, e i nostri padri/nonni sono passati attraverso contingenze ben più dolorose.
RispondiEliminaAnonimo sedicente leghista: secondo me non sei leghista, non sei sedicente e non sei anonimo. Salutami Renzo Bossi, intellettuale! :)
"Colpirne uno per educarne cento", ma che debba toccare proprio a te Enrico, guarda, mi dispiace tanto. E poi ha ragione anche l'Anonimo: "la eritica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo".
RispondiEliminaPerò ci hanno provato a dirlo, che la Trota è un pesce stupido, e ci hanno provato in tempo. E' che è diventato tiranno anche il tempo: i leghisti sono diventati proverbiali.
B
"Colpirne uno per educarne cento". Mica male come idea: dove l'ho già sentita?
RispondiEliminaQuelli che fanno le condoglianze a Enrico dovrebbero ricordasi anche di me, che sono anche in condizioni (condissioni?) peggiori perché somatizzo: oggi mi sono spuntati due brufoli, a sinistra ovviamente. Ma adesso prendo una pillola omeopatica e mi prenoto per la visita alla Sindone (non si sa mai). A proposito siete tutti invitati, è lì vicino a dove si sta insediando il Cota, pota.
RispondiEliminaJuhan, preferirei un invito al ristorantino di pesce lì vicino, dove poter comunicarmi con un piatto di spaghetti al cartoccio, corpo e sangue di sua appiccicosa santità il FSM. RAmen.
RispondiEliminaPupinga i piemuntèis a mangio nen 'l pès, (mangen minga cula roba lì).
RispondiEliminaNotata la rima minga/Popinga?
Per le lingue della Padagna sto ancora imparando, porte passiensa.
Anche perché ci sono dei falsi amici nei dissiunari, esempi:
Türin / Milàn / resto d'Itaglia
toni (o tone) / cumbinöss / tuta
cumbinöss / ??? / sottoveste
rümenta / ruera / macerie
ruera / ??? / pista
Tante mancanse, post vöid, ma l'ai pène 'ncumincià: Türin a l'è pa staita faita 'n 'n dì!
Anche a Milano toni=tuta, ruèra=immondezzaio.
RispondiEliminaSul cibo dei piemontesi dimenticavo che l'unico pesce che si mangia è l'acciuga, sciolta in olio e aglio.
Vedi che sarà dura!
RispondiEliminaE soggetta a fraintendimenti la vostra ruera per noi è la rümenta. Forse toni l'avete copiato da noi, come noi abbiamo copiato togo (= buono). Ma usate ancora Cumbinöss?
Perché le parole si perdono: a Türin non trovi più nessuno (niün) che capisce eva, ormai dicono tutti acqua.
Proposta: e se superassimo queste incomprensioni e fraintendimenti linguistici passando al tedesco come gli zvisseri? Io so già come scrivere le umlaut, come si può vedere sopra.
Cota, Cota, vaire sagrin!
Mai udito Cumbinöss. Invece del tedesco, per me un po' ostico, propongo il francese, lingua delle corti e degli enciclopedisti, poi della rivoluzione e di Napoleone, che lui i preti e i papi sapeva come vanno trattati. Vive la France!
RispondiEliminaVive la France! e già che ci siamo Que viva Mexico! ma non so se Cota è d'accordo. Tu che sei in zona e sei abituato da un po' di tempo fai un salto in via Bellerio e chiedi al Trota o al vecchio, poi facci sapere.
RispondiEliminaE pöi, ki lu sà, pöl anche d'ese che FMS, s'ai porta, a pösa tuché Cota e i soi cun le Sue Pastuse Apendis, RAmen.
Caro Popinga,
RispondiEliminaperdonami se mi inserisco in questi post, ma sentivo il bisogno di manifestarti i miei complimenti per il tuo libro i Celti a Milano.
Premetto subito per serenità che i miei complimenti non riguardano la politica, ma l'analisi storico culturale su come ci sia stata presentata la nostra storia.
Vorrei solo dire che - pur avendo fatto il liceo scientifico a Busto Arsizio - nessuno ha mai sentito il bisogno di parlarmi della cultura di Golasecca (che si trova appunto a pochi kilometri da lì...).
Durante le mie elementari a Pontedera (MI) si parlava invece degli Etruschi (e si visitavano loro siti) molto spesso.
Ma nemmeno all'università se ne è mai accennato.
L'ho appreso di recente.
E tristemente di recente ho visitato la necropoli di Golasecca e l'ho trovata trascurata, trasandata ed abbandonata, una vergogna.
Tutto questo probabilmente non riguarda strettamente le cose di cui ti occupi ora, ma sentivo il bisogno di esprimere il mio apprezzamento per quello che hai scritto.
Cercherò di aggiornami su quello di cui ti occupi ora.
Buone cose
Luca